Festa delle Forze armate a Cagliari, manifestazioni contro le esercitazioni militari. Ci sarà anche Santoro

Manifestazione contro le esercitazioni militari e produzioni di armi sabato in occasione della visita a Cagliari del presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Festa delle Forze armate. L’appuntamento è fissato in piazza Garibaldi alle 10, a poche centinaia di metri dall’area portuale, il luogo scelto per le celebrazioni istituzionali con il Capo dello Stato e il ministro della Difesa, Guido Crosetto. Ci sarà anche il giornalista Michele Santoro.

Ambientalisti e antimilitaristi chiedono un incontro con il Capo dello Stato: “Noi sardi – ha spiegato questa mattina Giacomo Meloni, del sindacato sardo Css – siamo ospitali, ma vorremmo rivolgere al presidente una domanda sul merito: ci sono accordi siglati sulla dismissione graduale delle basi di Teulada e Capo Frasca: perché ancora queste indicazioni non sono diventate realtà e le esercitazioni continuano?”.

Nella lettera al presidente i rappresentanti di AmbienteSardegna, Confederazione sindacale sarda, Assotziu e Sardegna Pulita si spiegano le motivazioni della richiesta di incontro: “La sua visita, accompagnata dal ministro della Difesa e alti esponenti del governo, precede di quattro giorni (8 novembre) la discussione al Tar Sardegna, sul ricorso presentato dal Gruppo di Intervento Giuridico, contro il Decreto del ministro della Difesa, che ha dato il via libera al nuovo calendario delle esercitazioni militari in Sardegna, per il secondo semestre del 2023, ignorando il parere contrario dei componenti regionali del comitato misto paritetico (Comipa) del 31 maggio scorso”.

Protesta civile ma forte: “Cagliari – ha spiegato Marco Mameli, presidente di Assotziu – è stata città medaglia d’oro per i bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Perché deve ancora avere a che fare con le guerre?”. Secondo Angelo Cremone di Sardegna Pulita “si continua a trattare la Sardegna come terra di sacrificio. Una terra offesa nei luoghi, un ambiente segnato dalla preparazione alle guerre. I sardi, il 4 novembre manifesteranno e ripudieranno la guerra come recita l’articolo 11 della Costituzione”. 

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