Fertilia, senegalese pestato per strada: “Ti investo e ti ammazzo, sporco negro”

“Ti investo, tanto ti ammazzo, sporco negro“. E ancora: “Tornatevene al vostro Paese”. Queste le frasi sentite nitidamente da alcune persone che hanno assistito all’aggressione di un gruppo di giovani ai danni di un ragazzo senegalese di 27 anni a Fertilia. Ieri sera il giovane percorreva in bici la via principale del centro abitato, di lì a poco avrebbe dovuto raggiungere un amico, una persona di Fertilia. Un’auto gli si è parata davanti e lui ha chiesto strada, ma i due occupanti sono scesi dalla vettura e l’hanno menato, rincarando con insulti a sfondo razzista. Ed è su questa matrice che si stanno incanalando le indagini dei carabinieri della Compagnia di Alghero. Stamattina la vittima ha ribadito la propria versione dei fatti ai militari della stazione di Fertilia, nel pomeriggio dovrebbe sporgere formale querela. Considerata l’indole antirazzista della comunità, gli investigatori confidano nella collaborazione di tutti per individuare i due responsabili.

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“Fertilia è e resterà sempre luogo di accoglienza, esempio a livello nazionale, cittadine e cittadini hanno sempre fatto sentire i nostri ospiti parte di una società, senza distinzione di pelle”. Lo scrive su Facebook la cooperativa La Luna, che gestisce il centro di prima accoglienza Vel Marì, in cui risiede il giovane senegalese di 27 anni che ieri è stato aggredito con calci e pugni da due persone nel borgo turistico di Fertilia ad Alghero. “Il ragazzo è stato aggredito in mezzo alla strada, vicino a locali pubblici e alla luce del sole, da due giovani – dicono i responsabili della cooperativa – saranno le forze dell’ordine a stabilire se, come si teme, sia stata un’aggressione di stampo razzista. Vogliamo con decisione sottolineare che i presenti si sono tutti impegnati immediatamente per bloccare l’aggressione – spiega la cooperativa – anche ieri Fertilia ha confermato la sua natura di luogo di accoglienza e integrazione”.

Sull’episodio interviene anche il sindaco di Alghero, Mario Bruno: “L’aggressione di stampo razzista avvenuta ad Alghero nei confronti di un giovane ospite del centro di accoglienza Vel Marí è da condannare con fermezza”. Per il primo cittadino quel che è successo “non interrompe minimamente il percorso di inclusione in atto nella comunità algherese”. Semmai, dice il sindaco, “rafforza la volontà di proseguire nel progetto virtuoso di integrazione e di solidarietà”. Secondo lui “sono gesti e atti assolutamente estranei ai valori della nostra comunità“. Motivo per cui “siamo certi che gli inquirenti giungeranno quanto prima a individuare gli autori dell’atto”. Nel pomeriggio il sindaco visiterà la comunità del Vel Marì “per esprimere solidarietà e vicinanza da parte di tutti gli algheresi”.

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