Femminicidio a Zeddiani: fissato interrogatorio di convalida

Si terrà domani l’udienza di convalida dell’arresto di Giorgio Meneghel, l’agricoltore di 53 anni accusato di omicidio volontario per aver ucciso nel sonno a martellate, la moglie Daniela Cadeddu, 51 anni, con la quale viveva da separato in casa nello stesso stabile in via Roma a Zeddiani, nell’Oristanese. Il 53enne, difeso dall’avvocata Irene Gana, potrebbe confermare quanto confessato alla pm Sara Ghiani e ai carabinieri che aveva chiamato subito dopo il delitto dicendo di aver ucciso la moglie.

Giorgio Meneghel avrebbe detto agli inquirenti che stava attraversando un periodo difficile sia dal punto di vista della salute che da quello economico. Non stava bene e non riusciva a lavorare, di conseguenza guadava poco e non riusciva a far fronte alle spese. Ha anche detto agli inquirenti che la moglie stava molto male. Su questi elementi stanno ancora lavorando i carabinieri della Compagnia di Oristano e del Nucleo investigativo del comando provinciale per individuare un movente.

C’è anche attesa per l’autopsia che dovrebbe essere eseguita tra domani e martedì all’istituto di medicina legale del Policlinico di Monserrato. La pm ha affidato l’incarico al dottor Roberto Demontis che ieri è andato a Zeddiani per un primo esame esterno della salma. Il delitto è avvenuto poco prima delle 7.

Giorgio Meneghel dopo non aver dormito tutta la notte, avrebbe fatto colazione con il padre intorno alle 6. Al genitore, da quanto si apprende, avrebbe detto che si sarebbero visti dopo in campagna a lavoro. L’agricoltore sarebbe poi entrato nella camera da letto della coniuge e l’avrebbe aggredita nel sonno, colpendola due o tre volte alla testa con un martello. Poi ha chiamato il 112 confessando: “Ho ucciso mia moglie”.

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