Femminicidio a Nuoro, il processo è da rifare: annullata la sentenza d’appello

Sentenza d’appello annullata e processo da rifare per Ettore Sini, l’ex agente penitenziario di Ozieri (Sassari), 52 anni, condannato all’ergastolo per aver ucciso l’ex compagna Romina Meloni, e ferito gravemente Gabriele Fois, all’epoca nuovo fidanzato della vittima, nella loro abitazione a Nuoro il 31 marzo 2019. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione che – come riportano i quotidiani La Nuova Sardegna e L’Unione Sarda – ha emesso il verdetto di annullamento senza rinvio per i motivi abbietti, circostanza riconosciuta nei due gradi di giudizio, ma esclusa dalla Cassazione. I giudici hanno invece annullato la sentenza con rinvio davanti alla Corte d’Assise d’appello di Cagliari, per quanto riguarda il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche, che ora con il nuovo processo sono da rivalutare.

A Sini, condannato all’ergastolo nei primi due gradi di giudizio, veniva contestato l’omicidio volontario premeditato, il tentato omicidio e l’aggravante dei motivi abbietti. Soddisfatti dopo la sentenza di Roma i due difensori dell’ex agente penitenziario, Lorenzo Soro e Pasquale Ramazzotti, che ora sperano in una pena più mite rispetto all’ergastolo. Il giorno dell’omicidio Sini partì da Ozieri e arrivò a Nuoro per poi presentarsi nella casa di via Napoli, teatro del delitto, già armato. Per questo gli era stata riconosciuta anche la premeditazione come aggravante, ma per i difensori l’ex agente quel giorno avrebbe dovuto abbattere un asino con la pistola usata per il delitto. Subito dopo gli spari tentò la fuga, i carabinieri di Nuoro lo braccarono, poi a tarda notte l’arresto a Sassari. Le parti civili nel processo sono rappresentate da Pietro e Mario Silvestro Pittalis per Fois e da Orlando Ugone e Bruno Conti per la famiglia Meloni.

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