Fase 3, promosso lo smart working: giudizi positivi per l’84% dei sardi

Proseguire in smart working? Sì, ma a determinate condizioni, ‘contrattando’ la modalità di lavoro e regolando gli aspetti che hanno caratterizzato in senso critico l’esperienza, come la mancanza di rapporti tra i colleghi di lavoro e lo scambio di esperienze, o l’effetto ‘estraniazione’ rispetto a quanto avviene nella propria sede di lavoro. È ciò che emerge da un sondaggio nato su iniziativa della consigliera regionale di Parità in collaborazione con Cgil, Cisl e Uil per verificare come i sardi hanno percepito la modalità di lavoro da casa che ha coinvolto migliaia di persone nel periodo di lockdown. Sul campione di risposte (per il 70% date da donne) a 1.380 questionari somministrati, ben l’84% si dicono d’accordo per capitalizzare l’esperienza. Di questo 84, il 32% dichiara di voler proseguire senza porre condizioni, il 52% invece chiede una regolamentazione.

“Più che di smart working si è trattato di vero lavoro a distanza – spiega la consigliera, Maria Tiziana Putzolu – di erogare da parte delle lavoratrici e dei lavoratori la stessa prestazione di lavoro che prima si svolgeva in ufficio dalla propria abitazione, in prevalenza con mezzi informatici, connessioni e postazioni proprie, con orari da rispettare e output giornalieri/settimanali da consegnare”. Secondo la consigliera di Parità, “quando si afferma che si vorrebbe proseguire l’esperienza ma a determinate condizioni, entra subito in campo il ruolo importante che il sindacato è chiamato a giocare in questa partita”. Caterina Cocco per la Cgil, Federica Tilocca per la Cisl e Francesca Ticca per la Uil, spiegano che “sarà fondamentale il ruolo della contrattazione, programmando (ad esempio) il diritto alla disconnessione, il lavoro per obiettivi, l’avanzamento di carriera e via di seguito”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share