Fase 2, voli privati da Cagliari e Olbia: già attivo un ‘passaporto sanitario’

Una copia originale di un certificato medico (in lingua italiana o inglese) che attesti l’effettuazione con esito negativo di un test diagnostico molecolare per rilevare il Covid-19 fatto non più di 5 giorni prima. È quanto devono presentare alle autorità aeroportuali già i viaggiatori che arrivano in Sardegna con i voli privati a Cagliari e Olbia. Ne dà notizia l‘Unione Sarda. In caso ne siano sprovvisti i passeggeri dovranno dare la disponibilità a sottoporsi allo stesso test da parte della Regione. Inoltre c’è l’obbligo di compilare un’autocertificazione per la verifica di una pregressa infezione o contatto con il coronavirus. Sono alcune delle linee guida in vigore per i controlli sull’Aviazione generale, quindi per i passeggeri autorizzati a sbarcare nell’Isola dal 21 maggio con voli privati nei tre scali aeroportuali sardi. Il protocollo, che resta in vigore sino al 2 giugno, in ogni caso anticipa ciò che potrebbe succedere dal 3, quando saranno progressivamente riaperti gli aeroporti all’aviazione civile.

Di fatto, in questa fase sperimentale, con l’obbligo di presentare un certificato di negatività, o in caso contrario di dare la disponibilità a farsi testare, è operativa una procedura che si avvicina molto al passaporto sanitario che ieri il ministro degli Affari regionali Boccia ha definito anticostituzionale. L’autocertificazione contiene risposte sui sintomi sospetti lamentati negli ultimi 30 giorni (febbre, brividi, tosse, mal di gola, debolezza anomala, congiuntivite, difficoltà a sentire sapori e odori, eccetera), sui sintomi nuovi (dolori muscolari, addominali, articolari, mal di testa, irritabilità, confusione), sui luoghi frequentati (in altri viaggi, strutture sanitarie e per anziani) e sui contatti. Il protocollo – contenuto in una determinazione, la 400 del 21 maggio adottata dal direttore generale della Sanità, Marcello Tidore – è validato dal comitato tecnico scientifico. Era stato il presidente Christian Solinas, intervistato su RadioUno, a rivelare che “ogni giorno, da quando sono stati riaperti i tre aeroporti dell’Isola all’aviazione generale, arrivano turisti internazionali con un certificato di negatività. Da Francia, Svizzera, Germania, Russia”. I voli privati sono per ora concentrati su Olbia e Cagliari. Dal riavvio, scrive il quotidiano L’Unione sarda, ne sono atterrati circa 10 al giorno, con un numero di passeggeri da 1 a 4 ciascuno.

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