Fase 2, nord Sardegna in ordine sparso. Solo Olbia rinuncia alla linea prudente

Sulle riaperture anticipate dei negozi non c’è una linea condivisa tra i Comuni del nord Sardegna. In provincia di Sassari, infatti, qualche sindaco ha deciso di non sposare la linea della prudenza, già adottata da Sassari e Porto Torres. È il caso di Olbia, dove il sindaco, Settimo Nizzi, ha annunciato la riapertura di tutti i negozi per i servizi alla persona, sulla base dell’ordinanza del presidente della Regione, Christian Solinas. Da lunedì prossimo dunque, via libera alle aperture di tutte le attività commerciali compresi parrucchieri, estetisti, negozi di abbigliamento, calzature e gioiellerie. Una scelta in netta controtendenza con le decisioni che stanno assumendo quasi tutti i Comuni dell’isola, compresi Cagliari, Nuoro e Oristano, dopo che è stato reso noto dalla Regione l’indice di contagio (Rt) solo per i 17 centri della Città Metropolitana di Cagliari. Il provvedimento regionale, infatti, prevede che se l’indice Rt sia uguale o minore di 0,5, il sindaco può autorizzare prima del 17 maggio alcune riaperture anticipate rispetto al dpcm nazionale.

Per Nizzi si tratta di “una svolta perché gran parte delle attività commerciali, finalmente, potranno ricominciare a lavorare”. Il primo cittadino sottolinea che nel centro gallurese “non abbiamo avuto nuovi contagi, siamo scesi a soli due ricoverati. Voglio però ricordare che qualora aumentasse l’indice Rt ritireremo l’ordinanza che autorizza le riaperture e saremmo di nuovo tutti a casa”.

Alghero, invece, sceglie la linea della prudenza: nessuna riapertura anticipata dei negozi. Il sindaco, Mario Conoci, non ha autorizzato l’apertura delle attività commerciali previste dall’ordinanza regionale. Parrucchieri, estetisti, negozi di abbigliamento e calzature, e tutte le altre attività non essenziali dovranno tenere le saracinesche abbassate e pazientare almeno un’altra settimana. “Si rende necessario valutare ancora con attenzione la decisione sulle riaperture – spiega l’amministrazione – Alghero ha una situazione altamente confortante dal punto di vista sanitario, oggi il numero di contagi si è ridotto a soli 3 casi, ma è opportuno che vengano fatte ulteriori valutazioni anche su base territoriale, tenuto conto della situazione della vicina Sassari.

Stessa cosa per Santa Teresa Gallura dove il sindaco, Stefano Pisciottu, ha deciso di prolungare di un’altra settimana l’attesa: “Ho assunto questa decisione, travagliata e difficile, con la convinzione che non spetti al sindaco riaprire le attività che sono state chiuse con decreto del presidente del Consiglio dei ministri e che non rientrano fra quelle riaperte dal 4 maggio con il dpcm del 26 aprile. Ho la consapevolezza che il mio dovere di sindaco sia innanzitutto quello di tutelare la salute pubblica in evidenza del fatto che il presidente della Regione, in possesso di informazioni scientifiche a me sconosciute, non abbia, in modo ordinato e lineare disposto direttamente la riapertura, ed in assenza dei protocolli Covid per la sicurezza dei lavoratori e dei clienti”.

 

 

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