Sardegna pronta per la riapertura dei propri confini a partire dal 3 giugno. L’Isola infatti ha la percentuale tra le più basse in Italia di tamponi diagnostici positivi, escludendo quelli eseguiti per confermare la guarigione virologica o per necessità di ripetere il test. Il dato si ferma allo 0,2 per cento e si riferisce al periodo post lockdown che va dal 4 al 27 maggio.
Percentuale nettamente al di sotto della media nazionale, che è pari al 2,4 per cento. Sono gli ultimi numeri dello studio della Fondazione Gimbe, istituto che sta monitorando il quadro sanitario in Italia in vista delle totali riaperture dal 3 giugno. Nella classifica nazionale, la Sardegna è tra le regioni quasi covid free. È al penultimo posto insieme a Calabria e Umbria. Meglio dell’Isola soltanto la Basilicata, con una percentuale dello 0,1 per cento.
Non sono pronte invece alla riapertura, in base alla ricerca di Gimbe, la Lombardia, la Liguria e il Piemonte. I dati analizzati riflettono quasi interamente la situazione dopo le riaperture del 4 maggio, ma non quelle molto più ampie del 18 che potranno essere valutate nel periodo 1-14 giugno, tenendo conto di una media di 5 giorni di incubazione del virus e di 9-10 giorni per ottenere i risultati del tampone.