Flash mob di estetisti e parrucchieri a Macomer, che hanno sostato davanti alle loro botteghe con le luci accese e un indumento verde segno di speranza. Segnalano la loro condizione di sofferenza dopo due mesi di lockdown per l’emergenza coronavirus, in cui tanti di loro non hanno ancora visto un euro. In seguito all’ordinanza della Regione che demanda ai sindaci la possibilità di poter riavviare le loro attività l’11 maggio, parrucchieri ed estetiste della cittadina del Marghine, vogliono avere risposte chiare per capire se possono riaprire o se devono ancora aspettare.
Per questo hanno chiesto e ottenuto un incontro con il sindaco Antonio Succu. “Abbiamo bisogno di certezze – spiega all’Ansa Loredana Ligas che a Macomer ha un salone dove oltre a lei lavorano due collaboratrici – Noi siamo allo stremo visto che non abbiamo avuto nessun aiuto. Nel frattempo si sono accumulati gli affitti e le bollette da pagare. Abbiamo bisogno di riprendere e per questo dobbiamo sapere come farlo, con quali regole: come sanificare i nostri locali, quali dispositivi di protezione individuale usare e se ci sono aiuti economici per permettere questo. È urgente capire inoltre quali saranno le misure di distanziamento all’interno dei nostri saloni. Per questo – conclude la parrucchiera di Macomer – attendiamo l’esito della riunione dei nostri delegati, mentre noi metteremo in atto il flash mob”.