Falso e peculato alla Camera di Commercio, pm chiede 8 anni per l’ex presidente Deidda

Il sostituto procuratore di Cagliari, Giangiacomo Pilia, ha chiesto tre condanne al termine del dibattimento del processo nato dall’inchiesta sulla Camera di Commercio di Cagliari. Dopo oltre un’ora di requisitoria, il titolare dell’indagine ha sollecitato 8 anni di reclusione per l’ex presidente Giancarlo Deidda, proprietario di uno dei ristoranti più noti in città. Ma la condanna più pesante, 12 anni di reclusione, il pm l’ha chiesta per il segretario generale Luca Camurri, mentre ha sollecitato 3 anni di carcere per la funzionaria Simonetta Oddo Casano.

La Procura contesta a vario titolo e a ciascuno secondo le proprie presunte responsabilità, reati che vanno dal peculato all’abuso d’ufficio, ma anche falso, maltrattamento, danneggiamento, omessa denuncia di reato e diffamazione. Una sfilza di oltre trenta capi di imputazione – contestati in larga parte a Camurri – che il pm Pilia ritiene in gran parte provati dal dibattimento che si è celebrato davanti alla Seconda sezione penale del Tribunale di Cagliari presieduta dal giudice Giovanni Massidda. L’indagine era nata nel 2015 dopo una serie di esposti sull’uso della carta di credito della Camera di Commercio e dell’auto aziendale per finalità non istituzionali, ma anche sull’acquisto di fiori destinati alla Fiera Campionaria di Cagliari. Il 20 ottobre parleranno i primi avvocati difensori, poi il 3 novembre si chiuderanno le arringhe difensive e potrebbe esserci la sentenza.

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