Fabbrica bombe, l’ad Rwm ai pacifisti: “Nessun abuso a Domusnovas, sono confusi”

“L’amministrazione, con i suoi tecnici, ci ha autorizzato a costruire. Due esperti, uno del Tar e uno della Procura, hanno concluso che i nuovi reparti non sono impianto chimico da sottoporre a Valutazione di impatto ambientale. Tuttavia, il Consiglio di Stato, senza l’ausilio di consulenti, per ‘precauzione’, ci obbliga alla Via. Ne prendiamo atto e ci adeguiamo”. Lo dichiara, in una nota, Fabio Sgarzi, l’ad della fabbrica di bombe, Rwm Italia, di Domusnovas (controllata dalla tedesca Rheinmetall) a seguito della pronuncia del Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso dell’azienda per la revoca della sentenza di novembre 2021 sulla costruzione di nuovi reparti.

“Resta, comunque, evidente l’assurdo che si sta consumando, ancora una volta con grave pregiudizio per l’azienda, pure considerata strategica per la sicurezza nazionale, i suoi lavoratori e l’economia di un intero territorio”, aggiunge. Sgarzi precisa poi che “le associazioni ambientaliste e pacifiste , confusamente, hanno evocato abusi di Rwm Italia e associato il processo amministrativo presso il Consiglio di Stato, appena terminato, al processo penale che inizia il 3 marzo davanti al Tribunale di Cagliari – osserva -. Il processo penale nulla ha a che vedere con violazioni inerenti alla disciplina Via, anzi: il paradosso è che anche il consulente tecnico del pubblico ministero è stato netto nell’affermare, all’esito delle sue verifiche, che i nuovi reparti non sono da qualificare impianto chimico integrato assoggettabile a Via”. “La procedura di Via dei nuovi reparti R200 e R210 e il campo prove R140, completati nel 2021 – conclude Sgarzi – è stata avviata ad agosto 2022 e sta procedendo regolarmente. Dunque, sia chiaro: nessun abuso. Per i nuovi impianti è solo previsto, ora, lo svolgimento di una Via postuma, già in corso da agosto 2022”.

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