Ex Legler di Macomer, siglato l’accordo: 22 lavoratori saranno ricollocati

Ventidue lavoratori, parte del bacino tessile ex Legler di Macomer, potranno essere impiegati in iniziative attivate dai Comuni firmatari di un accordo con la Regione e i sindacati per due anni (più un eventuale terzo), in modo da permettere il raggiungimento dei requisiti pensionistici.

L’intesa è stata siglata oggi dall’assessore degli Affari Generali, Filippo Spanu in rappresentanza del presidente Pigliaru, dall’assessora del Lavoro Virginia Mura, dal direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi, soggetto attuatore del Piano, dai Comuni di Bosa, Birori, Borore, Flussio, Macomer, Ottana, Silanus, Sindia, Siniscola, Suni e Tinnura. La Regione, attraverso l’Aspal, interviene con 27 mila euro annui per lavoratore, cioè una retribuzione minima di 700 euro netti per 20 ore di lavoro settimanali. I Comuni potranno integrare l’orario di impiego dei lavoratori e la conseguente retribuzione con risorse proprie. L’Agenzia oltre a erogare i finanziamenti, riceverà e valuterà le proposte progettuali.

“Grazie all’impegno di tutti abbiamo chiuso una vicenda molto delicata – afferma Spanu – L’accordo di oggi mette insieme Regione, Comuni e organizzazioni sindacali, grazie all’intesa diamo sicurezze ai lavoratori per accompagnarli nell’ultimo tratto della loro vita lavorativa”. “Ci sono stati momenti difficili, soprattutto all’inizio – commenta l’assessora del Lavoro Mura – perché l’accordo che era stato stipulato dalla precedente Giunta regionale non era più applicabile in seguito al cambio del quadro normativo nazionale. Siamo riusciti a onorare l’impegno politico, trovando una soluzione efficace e duratura, che permette di mettere in sicurezza i lavoratori”.

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