Prosegue lo sciopero con blocco ai cancelli dello stabilimento Sider Alloys di Portovesme, nel Sulcis Iglesiente, proclamato venerdì dai sindacati metalmeccanici Fiom, Fsm, Uilm e Cub. Anche stamattina i lavoratori si sono riuniti davanti alla fabbrica ex Alcoa, dove si sono registrati momenti di tensione – come riferiscono i sindacati – con alcuni tecnici che volevano entrare nonostante la proclamazione dello sciopero.
I lavoratori protestano per il mancato rinnovo dei contratti a 20 operai delle manutenzioni e il rientro di 85 da oggi in cassa integrazione. Ma a monte persiste il vero nodo della vertenza, un contratto sul prezzo dell’energia che ancora la multinazionale svizzera non ha firmato con l’Enel. Per domani alle 11.30 i sindacati sono stati convocati dall’assessora regionale dell’Industria Anita Pili. L’incontro avverrà quasi sicuramente in videoconferenza, quindi almeno per domani è difficile che il presidio possa spostarsi a Cagliari.
“I ritardi della politica stanno diventando troppi – spiega Rino Barca (Fsm Cisl) – la trattativa è caratterizzata da troppe lungaggini, chiediamo un intervento governativo affinché si dirimano tutte le possibili contrapposizioni relative alla definizione del prezzo dell’energia”. Roberto Forresu di Fiom Cgil sollecita azienda e Mise affinché “convochino i tavoli per conoscere urgentemente il revamping, il piano industriale e definire l’accordo con l’Enel. La Regione faccia la sua parte, non faccia più da spettatore”, conclude il sindacalista.