Evasione su cessione Costa Smeralda: manca notifica a Barrack, salta udienza

La maxi evasione fiscale sulla vendita della Costa Smeralda dalla Colony Sardegna (del gruppo Colony Capital) di Tom Barrack alla Qh Smeralda Investment srl dei fondi sovrani del Qatar era in discussione, questa mattina, davanti al giudice della udienza preliminare Cristina Arban. Il procedimento penale, dopo le schermaglie procedurali, è slittato al prossimo 8 marzo per la mancata notifica degli atti di citazione a Tom Barrack, al malesiano Yusouf Muhammad Ali Ridzwan e ad un terzo dei 14 coindagati.

L’evasione fiscale contestata dall’ex procuratore della Repubblica, Domenico Fiordalisi riguardava il presunto mancato pagamento delle imposte sulle cessione – avvenuta estero su estero, in Lussemburgo – da parte della Colony Sardegna e Colony Capital sui redditi Ires, alla mancata presentazione delle dichiarazioni annuali sempre per l’Ires e all’elusione del fisco nella vendita della Costa Smeralda dalla Colony alla Qatar holding, effettuata – secondo la Procura – con l’interposizione fittizia di diverse società per evitare il pagamento delle imposte.

Tra gli indagati, oltre a Tom Barrack, ci sono Mariano Pasqualone, già amministratore della Sardegna Resorts, gli americani Philippe Lenglet, Jonathan Grunzweig , Thomas Harrison e David Monahan, il lussemburghese Claude Baer , il portoghese Oedro Das Neves Fernades Gouveia (tutti dirigenti della Colony capital), e il cagliaritano Renzo Persico, storico presidente del Consorzio Costa Smeralda. Tra gli indagati ci sono anche Enrico De Cecco (manager italiano di Colony), l’avvocato tributarista di Milano, Stefano Morri, Manuel Luca Baldazzi (consulente fiscale), Andrea Ottaviano (consigliere d’amministrazione della Colony Capital) e Mohammad Yusof, amministratore delegato di Qatar holding.

L’intero staff dirigenziale della Colony Capital è difeso dall’ex ministro della Giustizia, Paola Severino, che con i colleghi Francesco Centonze, il cagliaritano Guido Manca Bitti, il collega sassarese Antonangelo Marras e gli avvocati penalisti Rita Dedola, Benedetto Ballero, Gerolamo e Filippo Orecchioni e Franco Coppi completano il pool di difensori. Il pubblico ministero Domenico Fiordalisi contestava, dopo una lunga indagine affidata agli uomini della polizia tributaria del gruppo della Guardia di finanza di Sassari diretto dal tenente colonnello Marco Sebastiani, l’evasione di imposte per circa 150 milioni di euro in relazione alla cessione del pacchetto immobiliare e alberghiero della Costa Smeralda dalla Colony Capital ai fondi sovrani del Qatar. Nel dicembre del 2016 la Sardegna Resort pagò all’erario italiano 24 milioni di euro per sanare la parte fiscale.

G.P.C.

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