Voleva estorcere tremila euro all’amica, una ristoratrice più facoltosa di lei. Così una casalinga 49enne di Sant’Antioco, nel Sulcis, si è inventata una minaccia: con tre diverse lettere anonime scriveva che in cambio di quella somma non avrebbe rivelato le sue relazioni extraconiugali.
La vittima della richiesta di estorsione ha però sporto denuncia ai carabinieri della stazione locale già dopo la prima lettera. Non solo: seguendo il consiglio dei militari dell’Arma ha preso un appuntamento con l’aguzzina. L’incontro era fissato per oggi. Ma nel luogo scelto per la consegna del denaro si sono fatti trovare anche i carabinieri che hanno fermato la donna mentre andava via con la busta in mano. Il processo per direttissima è già avvenuto in tarda mattina: la casalinga ha patteggiato a due anni e tre mesi. Essendo incensurata, è stata scarcerata. Ma siccome la condannata ha superato i ventiquattro mesi, la 49enne non potrà essere ammessa alla sospensione condizionale (cioè l’estinzione del reato).