“Ieri sera, 20 settembre, è stato pubblicato il decreto con cui il ministro della Difesa italiano ha approvato il calendario delle esercitazioni militari in Sardegna per il secondo semestre 2023″, nonostante la bocciatura dai rappresentanti regionali nella riunione del Comitato misto paritetico sulle servitù militari lo scorso 31 maggio. Lo denuncia il movimento A Foras spiegando che “dal prossimo 1 ottobre sarà possibile riprendere a bombardare la nostra terra e il nostro mare”.
“Il parere contrario alle esercitazioni era stato motivato, fra le altre cose, con la presenza di due zone Sic all’interno del Poligono di Teulada, del tutto incompatibili con le esercitazioni a fuoco secondo la normativa italiana ed europea – osserva il movimento antimilitarista -. Inoltre i membri del Co.Mi.Pa elencavano una lunga lista di problematiche ambientali e socio-economiche che non sono state affrontate dallo Stato e dalla Regione, per cui non era possibile legittimare a cuor leggero altre esercitazioni militari. Il ministro Crosetto ha ignorato tutte queste motivazioni e ha approvato il calendario sostenendo che esse sarebbero essenziali ai fini dell’impiego operativo delle forze armate italiane nel contesto internazionale”. A breve A Foras annuncerà nuove iniziative “con l’obiettivo di fermare le esercitazioni militari”.