Esercitazione antiterrorismo al porto: artificieri e robot a caccia di esplosivi

Al porto di Cagliari la prima dimostrazione per la ricerca di esplosivi: hanno lavorato insieme Unità cinofile antiesplosivo della Questura di Oristano e dei carabinieri della Compagnia di Cagliari, il Nucleo antisabotaggio della questura di Cagliari e dei carabinieri, la Capitaneria di porto, la Guardia di finanza e la prima società cinofila civile italiana ad operare in uno scalo marittimo. Il tutto alla presenza, in qualità di osservatori, dei rappresentanti di Marina militare, Croce rossa, esperti di security e società di vigilanza privata operanti in porto.

Un vero e proprio laboratorio sull’antiterrorismo quello che, da oggi, con un primo esperimento a Cagliari, prende il via negli scali dell’Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna. Primo appuntamento, quello al terminal crociere del Molo Ichnusa con la simulazione di ricerca di possibili ordigni all’interno di un edificio pubblico di grandi dimensioni e successiva ritrovamento e disinnesco di un ordigno, in un’area isolata. La seconda parte dell’esercitazione ha interessato, invece, la zona degli imbarchi del porto storico, all’ingresso della quale è stato simulato un controllo su bagagli, con successiva neutralizzazione con l’ausilio di un robot artificiere.

Spazio anche ai cani antidroga, presenza costante negli scali portuali sardi per la lotta al traffico di stupefacenti e al contrabbando. Novità, la dimostrazione dei cinofili civili, che hanno testato i cani nel rinvenimento di esplosivi su bagagli e mezzi. “Sono molto soddisfatto della riuscita dell’iniziativa promossa dal nostro ente, che ha visto una forte sinergia tra istituzioni, forze dell’ordine, Capitaneria di porto, Marina militare, Croce rossa e soggetti privati che operano nell’ambito della security – spiega Massimo Deiana, presidente dell’Autorità di sistema portuale – Quella odierna, più che una semplice esercitazione, è un vero e proprio laboratorio per il miglioramento del servizio di security portuale. Un sistema che, una volta portato a regime, potrà diventare un modello anche per altreautorità di sistema italiane”.

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