Escalation in Libano, 1.200 sassarini nel contingente delle Nazioni Unite: “Sono nei bunker”

C’è la Brigata Sassari alla guida di Unifil la forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite, circa 1.200 sassarini impegnati in in Medio Oriente dove la tensione continua a salire. L0unione Europea si è detta preoccupata per “l’escalation”, “le nostre priorità sono sforzi diplomatici sostenuti, richieste di cessate il fuoco, piena attuazione delle risoluzioni dell’Onu e sostegno alle istituzioni statali del Libano, comprese le forze armate libanesi”, ha precisato un portavoce della Commissione europea. Ma non solo “I ministri dei Ventisette hanno concordato sulla necessità di continuare a collaborare con i libanesi, con gli israeliani e con i partner internazionali per impedire che questa crisi degeneri ulteriormente”, ha aggiunto il portavoce, chiedendo inoltre protezione e sostegno per la missione di pace Unifil in Libano.

Proprio in queste ore i sassarini sono stati costretti a rifugiarsi nei bunker: “ll personale  militare italiano ha raggiunto le posizioni protette e al momento si trova precauzionalmente nei bunker – ha precisato il ministro della Difesa Guido Crosetto -. Unifil non è un obiettivo diretto degli attacchi, ma non bisogna sottacere che l’aumento del livello e dell’intensità degli scontri rende la situazione delicata”.

“Sto  seguendo personalmente, istante per istante, l’evoluzione della situazione nel Sud del Libano ove, nelle ultime ore, abbiamo assistito ad una ulteriore intensificazione degli scontri – ha detto Crosetto -. Sono in costante contatto con il Comandante del contingente nazionale, con il Capo di Stato Maggiore della Difesa, con il Comandante Operativo di Vertice Interforze. Ho mantenuto anche costanti contatti con la parte israeliana e libanese. Tutti ci auguriamo che la ragione prevalga e non si estenda ulteriormente un conflitto già drammatico. Abbiamo chiesto che le operazioni di Israele siano limitate e mirate ai soli obiettivi militari, evitando di coinvolgere la popolazione, già duramente provata ed il contingente Unifil. Da mesi, come Governo Italiano, abbiamo rappresentato in ogni sede che sarebbe stato necessario dare effettiva ed immediata attuazione  alla Risoluzione dell’ONU 1701 (che prevede una fascia di territorio a sud del Litani ed a nord  della Blue Line in cui siano presenti solo le armi delle Forze Armate Libanesi e di UNIFIL) anche modificando regole di ingaggio che non aveva dato i frutti auspicati”.

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