Eroina in valigia: spaccio e traffico di droga dall’Afghanistan a Cagliari

Dall’Afghanistan a Cagliari, via Germania. È questa la triangolazione che permetteva a ingenti quantitativi di droga di arrivare in Sardegna. Così la Polizia di Cagliari è riuscita – con la collaborazione  della Polizia doganale tedesca, in particolare di Dresda – a intercettare una valigia con dentro un chilo e mezzo di eroina. Il trolley è stato monitorato fino all’arrivo nell’Isola per consentire di arrivare ai destinatari della consegna.  La Polizia di Stato di Cagliari ha quindi eseguito due ordinanze di custodia cautelare nei confronti di Ivan Vacca, 41 anni e Marco Cabras, 38enne, entrambi cagliaritani per i reati di spaccio e traffico di sostanze stupefacenti.

Le indagini dei poliziotti della squadra mobile, coordinate dai Servizi Centrali Antidroga, hanno così consentito di interrompere un traffico internazionale di sostanze stupefacenti dall’Afghanistan. Determinante il supporto delle autorità di polizia tedesche che hanno ottenuto un provvedimento di consegna controllata dello stupefacente contenuto nella valigia, il cui monitoraggio è stato effettuato dai poliziotti fino all’arrivo dello stupefacente presso lo spedizioniere di Cagliari. Le attività di riscontro hanno consentito di accertare le responsabilità dei due indagati come i reali destinatari della spedizione, benché gli stessi, per eludere ogni sospetto e temendo eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine, hanno evitato di recarsi presso la ditta di spedizione.

In particolare la merce, destinata ad una ditta con sede nella zona industriale Pill’e Matta, una località di Quartucciu (Cagliari), riportava dei riferimenti riconducibili ad uno degli arrestati, ex dipendente della stessa ditta, allontanato dai titolari dell’azienda a causa proprio dei suoi comportamenti sospetti. Dalle indagini è emerso l’esistenza di un sistema ben collaudato che consentiva ai due, con la complicità di soggetti residenti in Afghanistan, di importare ingenti quantitativi di droga. Proseguono in maniera serrata e riservata le indagini della Squadra Mobile, con il contributo dei Servizi centrali Antidroga, per ricostruire l’intera rete del traffico e soprattutto definire le identità degli autori della spedizione.

 

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