Emigrato sardo ucciso a colpi di fucile, gli spari dopo una lite per il parcheggio

Dopo l’omicidio ha raggiunto una grotta nei boschi vicino a casa, il muratore di Pinasca accusato di aver ammazzato Asuntino Mirai, l’emigrato sardo freddato ieri con alcuni colpi di fucile. La ricostruzione l’hanno fatta i carabinieri che all’alba di oggi hanno visto l’uomo rientrare a casa e lo hanno arrestato.

L’omicidio è avvenuto ieri sera. Nella borgata Case sparse, dove il presunto killer e la vittima abitavano, tutti sapevano dei dissapori tra i due. Ieri l’enesima litigata per il parcheggio condominiale. Ma Stefano Barotto – 69 anni, muratore – ha reagito diversamente: ha imbracciato un fucile e ha sparato Mirai che di professione faceva l’agricoltore. Ora è accusato di omicidio premeditato.

Stando a quanto ricostruito dai militari dell’Arma, dopo l’omicidio il muratore sarebbe andato in giro vantandosi di aver ammazzato il vicino di casa considerato molesto. Il 69enne avrebbe anche detto che sarebbe sparito per un po’. Nella propria casa ha fatto ritorno quando ancora era buio. L’emigrato sardo è stato ucciso davanti alla moglie, con la quale stava facendo una passeggiata. Mirai è stato colpito dai colpi di fucile al volto e alle gambe.

[Pinasca nella foto di copertina]

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