È il Congresso della ripartenza quello in corso ad Assago: una platea di 350 delegati a rappresentare la Fasi, la Federazione Associazioni Sarde in Italia, provenienti dai 70 circoli, ha seguito con intensa partecipazione la relazione di Serafina Mascia, presidente per 10 anni.
“Ripartiamo in presenza – ha detto – come abbiamo fortemente voluto, dopo il difficile periodo della chiusura, con lo sguardo rivolto al futuro: occorre puntare sui giovani e sulle donne, sulle nuove professionalità, mettendo in campo progetti con obiettivi che offrano opportunità reali di scegliere il proprio destino. Alla politica regionale chiediamo di rimettere al centro dei settori di interventi i temi dello spopolamento e della emigrazione, con programmi e iniziative dotate di risorse adeguate, capaci di incidere”.
Mascia ha annunciato la volontà di non ricandidarsi, aprendo a forze nuove la guida della Federazione: anche in questo si è confermato il senso profondo del titolo del Congresso: “Su nou e su connotu. La forza del nuovo e il valore dell’esperienza per orientarsi nel domani”.
Tanti gli interventi che si sono succeduti fino ad ora, a partire dai saluti istituzionali come quello di Arianna Censi, assessora alla Mobilità del Comune di Milano, che ha portato i saluti del sindaco Beppe Sala e che ha ringraziato i sardi residenti a Milano per lo straordinario contributo che danno con le loro attività e presenza alla vita della città capoluogo. Alessandra Todde, viceministra allo Sviluppo Economico, ha ricordato di avere deciso “di sostenere l’introduzione del principio di insularità in Costituzione ancor prima del mio ruolo politico, aderendo al Comitato Scientifico, perché ritengo che sancire un principio sacrosanto di parità possa costituire un volano di visioni e progettazione per il futuro della Sardegna”.
Partecipazione ed intervento anche del presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Michele Pais per il quale “gli emigrati sono i custodi della tradizione e della cultura millenaria della nostra isola e i migliori ambasciatori della sua immagine nel mondo”.
“Nei contenuti di Su Nou e Su Connotu – ha detto Alessandra Zedda, assessora regionale del Lavoro e Vicepresidente della Regione Sarda – c’è tutto il valore che l’emigrazione dei nostri sardi rappresenta per la nostra Sardegna. La sfida del dopo Covid è quella di lavorare insieme , uniti per riportare in Sardegna i tanti emigrati in giro per il mondo. E soprattutto evitare che i nostri giovani siano costretti ad andare oltre mare. Dobbiamo caratterizzare i progetti- ha aggiunto- per il superamento della insularità, che deve diventare, non solo per l’inserimento del principio in Costituzione, ma reale opportunità che lega la Sardegna a ogni figlio emigrato”.