Ecco il nuovo Sardinia Post Magazine: viaggio tra le micronazioni dell’Isola

‘Le isole dei re senza corona’. Tra leggende e tentativi di liberazione finiti male anche la Sardegna vanta due micronazioni: il regno di Tavolara “il più piccolo del mondo”, e la Repubblica indipendente di Malu Entu. È questa la copertina di Sardinia Post magazine, la rivista cartacea di Sardinia Post diretta da Guido Paglia.

L’uscita nelle principali edicole delle città di Cagliari, Sassari, Alghero e in Gallura è prevista da martedì 6 luglio. Il magazine, il numero 27, viene distribuito gratuitamente sulle navi del Gruppo Moby-Tirrenia e negli alberghi della catena FelixHotels. Con una novità: per venire incontro ai turisti da questo numero nella rivista i principali articoli sono tradotti in inglese.

L’articolo di apertura a firma di Andrea Deidda è dedicato a due minuscole isole della Sardegna, diversissime tra loro ma con un destino comune: Tavolara, in Gallura, e Malu Entu nel Sinis davanti alla costa Oristanese. Entrambe sono state ‘colonizzate’, la prima dalla famiglia Bertoleoni che continua ‘regnare’ sull’isoletta guidata da un re pescatore, mentre la seconda nel 2008 è stata teatro di un’occupazione guidata da Doddore Meloni, l’indipendentista sardo morto quattro anni fa a seguito delle conseguenze di un tragico sciopero della fame portato avanti contro la detenzione in carcere. Il fatto di copertina è anticipato dall’editoriale di Giuseppe Melis professore esperto di marketing e turismo, a cui seguono i commenti a firma di: Paolo Manca, Aldo Berlinguer, Bruno Murgia, Nicolò Migheli, Maurizio Onnis e Cristina Caboni.

Si parla di storia e turismo nell’approfondimento “Capo Figari, la culla del wireless” firmato da Marzia Piga che tra panorami mozzafiato e sentieri guida i lettori  alla scoperta del semaforo di Golfo Aranci: qui Guglielmo Marconi sperimentò le prime comunicazioni senza filo della storia. Varcando il Tirreno si viaggia verso l’arcipelago dell’Elba dove Alessandra Carta descrive la “bellezza sfacciata” delle piccole isole toscane.

‘Il richiamo del mare’ è il titolo dell’intervista di Manuel ScordoRoberto Accardi che da giocatore di basket è diventato campione mondiale di pesca dalla spiaggia: ora è Ct della nazionale femminile di surfcasting e star del web. Dal rumore del mare alle ‘Note di Sardegna’: Matteo Sau ripercorre la storia quasi ventennale di un’organizzazione, Sardinia Jazz Network, nata per unire festival e manifestazioni musicali all’insegna del jazz.

Andrea Tramonte con l’articolo ‘I colori della biodiversità’ ci porta a San Niccolò Gerrei dove un’azienda agricola ha recuperato le varietà antiche di prodotti come pomodori, patate e fave con l’obbiettivo di recuperare sapori dimenticati e tutelare l’ambiente. Passando da una parte all’altra dell’Isola c’è poi l’occasione per un’altra intervista, questa volta con Alberto Ponis ‘l’architetto nascosto nel granito’ che nella costa nord della Sardegna ha progettato residenze studiate a livello internazionale ma poco note in Sardegna.

Marcello Zasso invece va alla scoperta de S’Ortu Mannu, un uliveto storico che si trova a Villamassargia nel Sulcis: può vantare oltre settecento esemplari. E di alberi scrive anche Laura Fois nell’articolo ‘La sostenibile leggerezza del sughero’: una materia prima che “parla” di Sardegna e due figli dell’Europa capaci di farsi strada lontano da casa. È la storia di Lèbiu. La ‘lettura’ di questo numero è interamente in lingua inglese ed è dedicata da Umberto Veronesi allo scrittore David Herbert Lawrence.

Spazio infine alle rubriche firmate da Ignazio Caruso, Claudio Loi, Ginevra Rovelli, Federico Fonnesu, Giuseppe Carrus e Luigi Pomata. L’impaginazione grafica del magazine è curata da Rinaldo Crespi.

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