Droga Spagna-Italia, c’è il ramo sardo: arrestati un cagliaritano e un nuorese

Ci sono anche due sardi tra i nove arrestati all’alba di oggi dai carabinieri dei Ros per un traffico di droga con l’aggravante della transnazionalità. Cocaina, hascisc e anfetamine arrivavano dalla Spagna per il mercato italiano. Una volta nel nostro Paese, le ramificazioni territoriali. Tanto che sono tre le regioni interessati per sei città. Ecco intanto la Sardegna con Cagliari e Nuoro; poi il Piemonte con Torino, la Liguria con Savona e la Sicilia con Ragusa.

I due sardi finiti in manette sono Paolo Gaviano, 50 anni di Cagliari, e Luca Bassu, 43, di Orgosolo. I due facevano parte di un gruppo criminale specializzato nel traffico di droga dalla Spagna all’Italia con ramificazioni in Sardegna, Piemonte e Sicilia appunto.L’operazione si chiama ‘Junior’ ed è condotta dalla Direzione distrettuale Antimafia di Torino. Le accuse sono associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti nonché produzione, detenzione e spaccio.  Gaviano e Bassu avrebbero importato la droga che poi veniva smerciata nel mercato sardo.

Stando alla ricostruzione della magistratura, il capo della banda della droga è un detenuto nel carcere di Aosta e da lì coordinava il gruppo attraverso pizzini scambiati durante i colloqui con la compagna e la sorella, o servendosi di cellulari introdotti di nascosto nella struttura. L’uomo – Giuseppe Nerbo Junior (da cui ha preso nomi l’operazione) – era stato arrestato nel 2017 a Barcellona, in Spagna, dove si era rifugiato per sfuggire alla cattura nel quadro delle indagini sull’omicidio di un orefice, Patrizio Piatti, ucciso a Monteu Roero (Cuneo) il 9 giugno 2015.

Una volta estradato in Italia era stato portato nel carcere di Aosta, da dove continuava a coordinare l’importazione di hashish e cocaina. Quando venne individuato, nel 2018, a prendere le redini del gruppo furono la compagna e la sorella, che ora sono state arrestate insieme a tutti i componenti del gruppo. Tra cui i due sardi.

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