Chiamava un santone a Nuoro per chiedere una sorta di protezione spirituale prima di andare a rifornirsi di droga e durante il tragitto per tornare a casa. Una specie di “benedizione” a distanza per evitare i controlli da parte dei carabinieri invocata da Sara Mossa, la donna di 40 anni arrestata questa mattina nell’ambito dell’operazione “Holy man“, così ribattezzata dall’inglese “Santo uomo” proprio per il coinvolgimento telefonico del ‘mago’, che tuttavia non risulta indagato.
Le indagini dei militari della Compagnia di Siniscola e della tenenza di San Teodoro hanno consentito di sgominare un gruppo criminale al cui vertice c’era proprio Sara Mossa, una banda specializzata nello spaccio di droga – hascisc, marijuana e cocaina – nelle rinomate località turistiche del nord-est della Sardegna. Nel corso dell’operazione sono state eseguite 22 misure cautelari, di cui sette in carcere e 14 con obbligo di dimora. Altre nove persone erano state arrestate nei mesi precedenti. Una è attualmente ricercata. Quarantotto gli indagati in totale. Sequestrati complessivamente 1,2 chili di sostanza stupefacente. Perquisizioni sono state portate a termine tra le province di Nuoro, Olbia-Tempio, Modena e Napoli. I carabinieri, coordinati dal capitano Andrea Senes, sono riusciti a fare piena luce su un ampio traffico di droga. Le indagini sono partite a febbraio del 2013 a seguito dell’omicidio del marito di Sara Mossa, Bernardino Asproni. I militari hanno scoperto che la quarantenne, insieme al fratello, si riforniva di ingenti quantità di stupefacente in alcuni centri della Barbagia, a Desulo, Fonni e nel sassarese. La droga veniva poi spacciata soprattutto d’estate nelle località turistiche del nord-est dell’Isola, con fulcro a San Teodoro.
C’è anche uno speaker radiofonico, Michele Angelo Chianese, che attualmente lavora in una piccola radio nella provincia di Napoli, tra gli arrestati dell’operazione “Holy man”. Nel periodo estivo il dj – rintracciato a Napoli – intratteneva i giovani con serate a Budoni, San Teodoro e Olbia e avrebbe arrotondato lo stipendio spacciando droga. Ora è agli arresti domiciliari insieme a Sara Mossa. Stessa misura cautelare per Lapo Dicuonzo, Marco Boeddu, Giuseppe Fais, Alessandra Gala, tutti residente nel nuorese, e per Mattia Cocco, di Olbia. Obbligo di dimora invece per Giulia Bergnesi, Simone Mustafà, Silvio Isoni, Marco Casula, Ivano Vacca, Ludovico Eracli, Andrea Putzu, Fabrizio Langiu, Pierpaolo Mele, Antonio Sotgia, Luca Dicuonzo, Carlo Succu, Mario Meloni, tutti domiciliati nel nuorese e nella zona di Olbia, e per Edoardo Manueddu, rintracciato a Maranello