La Guardia di finanza ha sequestrato beni per 2,7 milioni di euro ad Albino Portoghese, di 45 anni, coinvolto tre anni fa in una maxi operazione nel corso della quale vennero sgominati alcuni gruppi criminali specializzati nel traffico e nello spaccio di stupefacenti. Già nel 2012 la Distrettuale antimafia di Cagliari ordinò il sequestro di beni riconducibili al 45enne. Ora gli specialisti del Gico delle Fiamme Gialle hanno applicato, sullo stesso patrimonio già oggetto del vecchio provvedimento, la normativa antimafia. Sequestrati, ai fini della confisca, sette appartamenti, una villa, un terreno, un’azienda, conti correnti, prodotti finanziari, 100 mila euro in contanti ed una società di somministrazione di alimenti e bevande. I beni sono a Cagliari, Quartu, Sestu, Villasimius e Castiadas. I militari della Guardia di Finanza passando al setaccio il patrimonio di Portoghese e dei suoi familiari hanno riscontrato una sproporzione tra i beni di proprietà, rispetto al reddito dichiarato. Secondo gli investigatori l’uomo nonostante fosse sconosciuto al Fisco avrebbe avuto la disponibilità di ingenti somme di denaro che avrebbe poi investito in attività commerciali e immobili, intestandoli a prestanome o ai familiari, tutto per evitare di essere scoperto. Uno stratagemma che non è servito a eludere il controllo minuzioso della Gdf che ieri ha effettuato il nuovo sequestro. Dal 2014 a oggi i militari delle Fiamme Gialle cagliaritane hanno raggiunto la quota record di 27 milioni di euro di beni complessivamente sequestrati.
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