Droga esplosivo e armi dentro casa: arrestati anche padre e figlio nel blitz

Sono stati trovati in tre distinte case nel centro di Orgosolo, i settecento chili di marijuana, pronti per essere messi in commercio per un valore di circa tre milioni di euro. L’imponente operazione, condotta dai carabinieri del comando provinciale di Nuoro, ha portato all’arresto di tre persone, Salvatore Musina 51 anni, Giovanni Giuseppe e Salvatore Luciano Mereu, rispettivamente padre e figlio di 59 e 27 anni, accusati a vario titolo di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, arma clandestina, esplosivo e miccia detonante, arma comune da sparo, materiale archeologico e ricettazione.

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Durante la perquisizione nelle abitazioni sono stati ritrovate armi e materiale esplosivo. Gli uomini dell’arma hanno sequestrato un fucile calibro 12, quattro pistole di diverso calibro, tutte con i numeri di matricola cancellati e dotate di munizioni. Sono stati ritrovati quasi due chili di gelatina da cava e dietri metri di miccia detonante a lenta combustione, poi 59 monete antiche, 70 grammi di cocaina e 13mila euro in contanti.  Gli arresti sono stati tutti convalidati dalla gip Teresa Castagna. Due di loro si trovano nel carcere di Badu ‘e Carros, mentre Giovanni Giuseppe Mereu è stato scarcerato.

L’operazione, coordinata dal Pm della Procura di Nuoro, Ireno Satta, ha tenuto impegnati per cinque giorni i carabinieri, le Unità cinofile dello Squadrone cacciatori di Abbasanta e delle squadriglie di Nuoro e Prato-bello e i militari della stazione di Orgosolo. Per il colonnello, Franco Di Pietro, dirigente del comando provinciale di Nuoro “è stata una operazione difficilissima, che però ha portato al sequestro della quantità più grossa di stupefacente mai rinvenuta in un centro abitato da 15 anni a questa parte”.

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