Hanno studiato i quartieri di Cagliari, Is Mirrionis, San Michele e Sant’Elia per individuare con precisione i luoghi in cui si spostavano gli spacciatori e quelli di appostamento delle vedette, poi hanno analizzato le palazzine popolari in cui si trovavano gli appartamenti trasformati in centrali per lo spaccio di droga. Infine si sono infiltrati come clienti, fingendosi turisti in vacanza o non cagliaritani in trasferta in città solo per acquistare droga, per piazzare microtelecamere e accertare una lunga sfilza di episodi di spaccio.
Ci sono gli agenti “undercover” dello Sco, il Servizio centrale operativo di Roma dietro la maxi operazione, denominata Pintadera, condotta questa mattina a Cagliari che ha fatto finire in cella 24 persone, mentre per altri otto sono scattati gli arresti domiciliari. Un lavoro importante quello degli infiltrati, utilizzati per la prima volta nel Capoluogo in operazioni di questo genere.
“I ragazzi si sono preparati alcune settimane prima studiando la clientela media e riuscendo a infiltrarsi tra gli acquirenti”, ha precisato il dottor Andrea Olivadese che comanda la sezione antidroga e operazioni sotto copertura dello Sco. Il lavoro di preparazione non è stato facile: prima l’analisi dei “target” poi la scelta del personale da impiegare per settimane. “Correvano il rischio di essere scoperti – ha evidenziato ancora il funzionario – sono stati molto bravi. Alcuni si sono finti turisti e sono riusciti a ottenere la fiducia degli spacciatori”.
L’intento principale dell’operazione di oggi, era quello di entrare nelle case bunker a Sant’Elia, Is Mirrionis e San Michele, “sbloccare” gli accessi alle palazzine presidiate dalle vedette e catturare tutti gli spacciatori. Per diverse settimane i poliziotti sotto copertura hanno acquistato droga, – hanno acquistato 64 dosi di cocaina, 16 di eroina, 3 di droga sintetica – ma non hanno arrestato gli spacciatori.
Gli arresti sono avvenuti in differita oggi quando la polizia ha dato esecuzione alle 32 misure cautelari. Ben 170 agneti della Questura di Cagliari, dello Sco, ma anche del reparto prevenzione crimine, hanno fatto scattare il blitz, all’alba, circondando gli obiettivi e bloccando i destinatari dei provvedimenti restrittivi. Le abitazioni, alcune delle quali erano state trasformate in bunker con porte blindate e sistemi di videosorveglianza, sono state perquisite: sequestrati 40mila euro in contanti, denaro che sarebbe stato guadagnato con lo spaccio, e alcune dosi di droga. “Uno dei nostri obiettivi è restituire legalità ai quartieri più difficili, 32 arresti effettuati con l’utilizzo di agenti sotto copertura, non è comune – ha sottolineato il questore Pierluigi D’angelo al termine della conferenza stampa – in meno di 12 mesi abbiamo portato a termine otto importanti operazioni antidroga con numerosi arresti”.
Ma.Sc.
Le foto degli arrestati, la droga e il denaro trovati durante le perquisizioni di oggi