Dopo i rinvii è partita la Brigata Sassari: missione in Libano per conto dell’Onu

Alla fine sono riusciti a partire. Prima c’era stato un primo rinvio del volo, poi l’inutile attesa all’aeroporto di Elmas dovuta a un problema tecnico e stamattina – dopo uno slittamento di 48 ore – è cominciata la missione della Brigata Sassari in Libano. Alle 6.30 di oggi  70 sassarini si sono imbarcati su un Kc 767 dell’Aeronautica militare per un viaggio di tre ore e mezzo che porterà i fanti della Brigata ad assumere il comando del contingente italiano e del settore ovest di Unifil, l’interforze delle Nazioni unite posizionato nel Libano del Sud per garantire il rispetto della risoluzione 1701 dell’11 agosto 2006 del Consiglio di sicurezza dell’Onu.

All’aeroporto oltre al generale Andrea Di Stasio, che guiderà l’operazione ‘Leonte’, anche il sottosegretario della Difesa, Giulio Calvisi, e il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, che ha donato la bandiera dei Quattro mori. Poco prima della partenza i Dimonius hanno cantato il loro inno concluso con il noto motto “Fortza Paris“. “Abbiamo una situazione di grande tensione nel Mediterraneo allargato e quindi l’Italia deve svolgere pienamente il suo compito a fianco della Nato, dell’Europa e delle alleanze sotto l’egida delle Nazioni Unite per assicurare la pace e la sicurezza internazionale – ha spiegato Calvisi -. Il Covid ha fermato molte cose come l’economia ma purtroppo non ha fermato le tensioni politiche. Quindi è sempre necessaria una presenza politica e diplomatica ma In molti casi anche militare e l’Italia in questi anni si è costruita un ruolo importante grazie alle proprie forze. Un Paese che costruisce e lavora per la pace e per la sicurezza internazionale“.

“La Brigata Sassari viene sempre impiegata e missioni importanti – ha spiegato il generale Di Stasio -, i militari hanno nel bagaglio tecnico professionale missioni anche in Libia e Somalia in Iraq e in Afghanistan: è una missione delicata nell’ambito delle Nazioni Unite e noi avremo il compito di monitorare le cassazioni delle ostilità cercando di mantenere l’equilibrio lungo la Blue Line al confine fra il Libano e Israele lo faremo supportando anche le forze armate libanesi e sostenendo la popolazione civile”.

“Siete l’orgoglio della Sardegna e dell’Italia intera. L’isola vi seguirà idealmente nel Sud del Libano e sono sicuro che questa missione di pace sarà un’ulteriore dimostrazione del grande valore professionale e umano di voi tutti”, ha detto il presidente del Consiglio regionale.

“È un motivo di orgoglio portare il saluto di tutti i sardi alla gloriosa Brigata Sassari, che da decenni tiene alto il nome della Sardegna e del Paese in operazioni per il mantenimento della pace e della sicurezza in zone particolarmente martoriate, come il Libano”. Lo ha detto il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas. “L’affidamento alla Brigata Sassari del comando del contingente dei caschi blu è l’ennesima conferma del valore e della professionalità di questi militari, orgoglio per la nostra Isola – ha aggiunto il presidente Solinas -. È mia intenzione, sperando che le condizioni di sicurezza lo consentano, andare a trovarli in Libano appena possibile. Oltre a esprimere la vicinanza alla nostra Brigata, orgoglio della Sardegna, sarà un’occasione importante per ribadire il tradizionale legame storico e culturale che ci lega a quel paese”.

“Vogliamo attivare progetti di pace e di cooperazione, grazie anche alla Brigata Sassari che in questi anni ha fatto numerose iniziative in quella terra, guadagnando la fiducia ed il rispetto per la Sardegna e l’Italia – ha concluso il presidente della Regione -. È intenzione della Regione trovare le condizioni per aprire canali culturali e sociali con il Libano”.

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