Donne e architettura, Isola virtuosa: quadruplicata la presenza nel settore

La presenza delle donne nel campo dell’architettura in Sardegna è una realtà consolidata. Secondo i dati la compagine sarda è tra le più virtuose, non solo per il crescente numero di iscritte agli ordini professionali, ma anche per la forte presenza femminile in ruoli dirigenziali e amministrativi. In concomitanza con l’8 marzo, giornata nazionale dedicata alla donna, i dati degli iscritti all’Ordine degli Architetti della Città Metropolitana di Cagliari e della Provincia del Sud Sardegna, ci portano alla scoperta di un trend positivo, che fa ben sperare in un cambiamento sostanziale per quanto riguarda la presenza femminile nel settore dell’architettura.

Dal 2003 a oggi, secondo le stime, la presenza femminile è quasi quadruplicata, complice forse l’istituzione del corso di laurea in Architettura dall’anno accademico 2005/2006 presso l’Ateneo di Cagliari e sempre più gettonato dalle studentesse. I dati mostrano che si è passati da un numero di 65 iscritte all’Ordine su un totale di 208 per l’anno 2003, alle 260 su un totale di 587 per il 2018 (dati aggiornati al 26 novembre 2018). Questo significa che al momento quasi metà degli iscritti sono donne.

Importanti anche i dati relativi alla presidenza e ai ruoli amministrativi dei quattro ordini sardi: all’ultimo rinnovo delle cariche, ai vertici troviamo infatti quattro donne: Tiziana Campus per l’Ordine di Sassari, Laura del Rio per quello di Nuoro e Patrizia Sisini per quello di Oristano. Relativamente al caso di Cagliari, ai vertici troviamo per la prima volta in assoluto una donna: l’architetto Teresa De Montis. “In nessun’altra regione d’Italia le presidenze della totalità degli ordini sono completamente al femminile”, ha detto De Montis. “Questo significa che stiamo invertendo la rotta per dimostrare che l’ambito dell’architettura non è prerogativa maschile, come si poteva pensare sino a non troppo tempo fa. Le giovani professioniste sembrano inoltre più sensibili alla cura del dettaglio e a un’idea di progettazione sostenibile volta all’applicazione delle ultime tecnologie. Non so se questo sia correlato al genere d’appartenenza ma appare evidente che la loro impronta progettuale è puntualmente riconoscibile, mentre è ancora inesistente la manodopera femminile in ruoli più manuali dell’edilizia, quali ad esempio muratore, piastrellista, ecc”. I dati dell’Ordine di Cagliari ci mostrano, infine, un altro aspetto degno di nota. L’intero consiglio dell’ente ha una massiccia rappresentanza al femminile con cinque consiglieri donne su undici: Paola Riviezzo, (vicepresidente), Francesca Picciau (segretaria), Teresa De Montis, Laura Tuveri e Francesca Vargiu (consigliere). (Foto d’archivio)

 

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