Donne del vino, fra i banchi di scuola per insegnare l’enoturismo

Introdurre il vino fra le materie di studio degli Istituti turistici e alberghieri di tutta Italia è il progetto di formazione dell’associazione nazionale Le Donne del Vino.  L’attuazione del progetto anche in Sardegna, oltre che in altre regioni della Penisola, è stato fortemente voluto dalla delegata regionale Nina Puddu, che ne ha affidato il coordinamento alla vice Cristina Mamusa, che aveva già maturato esperienze didattiche sulla cultura enogastronomica negli istituti alberghieri. Numerose le socie che hanno aderito, riconoscendo l’importanza della formazione relativamente al mondo del vino. “In un’Italia dove l’agroalimentare è sempre più importante per il turismo – affermano le donne del vino – non è possibile continuare a insegnare solo arte, territori e geografia turistica (66 ore per 3 anni) ai futuri manager dell’incoming”. Secondo l’associazione, una formazione più aderente ai bisogni dei comparti produttivi in cui gli studenti si preparano a entrare avvantaggia tutti e principalmente loro, aprendogli maggiori prospettive lavorative. L’istituto coinvolto nel progetto è l’ Istituto alberghiero “Galileo Ferraris” di Iglesias, la cui direzione didattica, corpo docenti e due studenti hanno mostrato interesse ed entusiasmo per la proposta di formazione.


Il progetto si è articolato in due giornate di studio, durante le quali sono stati diversi gli argomenti affrontati e le testimonianze portate da Le Donne del Vino. Oltre 40 gli studenti che hanno partecipato e interagito con interesse. Durante la prima giornata è stata presentata l’associazione Le Donne del Vino e i suoi principi, si è parlato di territori, della legislazione del vino per poi concludere l’attività con le tecniche di degustazione del vino. La didattica è stata affidata a Rossella Pisano (Maestro assaggiatore Onav) e Luisa Bayre (vice-delegata e ristoratrice de Il Convento a Cagliari). La seconda giornata di formazione si è tenuta giovedì 23 maggio con la partecipazione di Cristina Mamusa (vice delegata e guida enogastronomica de Le strade del Gusto); Luciana Baso (produttrice dell’azienda Quartomoro di Marrubiu) e Rosella Cavassa (proprietaria del ristorante San Niccolò di Buggerru). Tra gli argomenti affrontati le nuove professioni del vino e l’etica professionale, la comunicazione del vino e l’enoturismo, ed infine le regole di abbinamento cibo vino con esperienza sensoriale. Non meno importante è stato l’intento di favorire il consumo responsabile fra i giovani. Infatti, anche se l’assaggio del vino è stato riservato solo ai maggiorenni, una parte importante della formazione è stata finalizzata al contrasto dell’abuso dell’alcool e al bere responsabile.

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