Si rivolge ai tre figli adolescenti per chiedere loro di non diventare come il padre, evitare la violenza di qualsiasi tipo e nella vita scegliere il rispetto e l’amore. Così in una lettera inviata al Corriere della Sera una donna di 46 anni, residente in un paesino in provincia di Cagliari, ripercorre l’orrore di vent’anni al fianco di un marito violento che alcuni mesi fa l’ha picchiata a sangue con un pezzo di legno. Voleva ucciderla, è stato arrestato per tentato omicidio. Ora lei, dopo tredici giorni di ospedale per curare fratture alle braccia e ferite, ripercorre quello che le è successo.
“Cari figli miei, anzitutto vorrei dirvi grazie per non avermi mai lasciato sola nemmeno un minuto. Fra pochi giorni – scrive sul blog La 27esima ora-. è la festa della mamma e so dal profondo del cuore che voi mi avete sempre amata e onorata, come donna e come mamma. Siete il mio orgoglio e la speranza del mio futuro, e i ragazzi come voi sono la speranza del mondo. Siete grandi abbastanza per capire e sapere. E quindi saprete che io ce l’ho messa tutta, ho provato a proteggere e a salvare vostro padre, non l’ho denunciato, non l’ho lasciato; per me era un modo di proteggere e salvare anche voi, farvi crescere in una famiglia intera. Ma mi sbagliavo”.
Il marito ha cercato di ucciderla quando lei, dopo due anni in cui non vivevano più assieme, ha chiesto la separazione. “C’è un limite a tutto e quando ti manca il respiro o riemergi dall’acqua o muori. Io sono riemersa assieme a voi. Questi due anni lontano da lui che rendeva a tutti quanti la vita impossibile sono stati i migliori di sempre. Mi dispiace solo avervi fatto respirare, prima, l’aria avvelenata dei suoi soprusi, mi dispiace che abbiate visto e sentito cose che non avreste dovuto vedere né sentire. Ma adesso, nonostante tutto, confido più che mai in voi. Siate uomini amorevoli, figli miei. Abbiate rispetto per tutti, a cominciare dalle donne che saranno accanto a voi nella vita. Promettetemi di non scegliere mai la violenza con nessuno, compresi gli animali”.
Poi parla del marito. “Ho cercato di rintracciare i momenti belli che ho vissuto con lui, in questi giorni, ma non me ne viene in mente nemmeno uno. Lo infastidiva tutto, si arrabbiava per tutto: se mi guardavo allo specchio per un tempo che gli sembrava troppo, se vi accompagnavo agli allenamenti o a una festa di compleanno, se parlavo troppo al telefono con le amiche, se indossavo un paio di occhiali nuovi, perfino cosa preparare per cena o pranzo era diventato un problema […] Ora farò fisioterapia, mi riprenderò. Resteranno ferite che le lastre non possono vedere. Ma so che ci sarete voi a curarle, figli miei adorati. L’amore è una medicina miracolosa. La mia festa della mamma è ogni giorno, accanto a voi”.