Docenti sardi precari sul piede di guerra: manifestazione contro il decreto scuola

Docenti in piazza per dire no al decreto scuola 2019. Motivo? “Si sta rivelando – spiegano gli insegnanti sardi – un vero e proprio ‘ammazza precari’ che rischia di generare una moltitudine di decine di migliaia di esodati con tanti anni di servizio prestati nella scuola pubblica”. Per questo i docenti si ritroveranno venerdì 17 gennaio davanti alla sede dell’Ufficio scolastico regionale a Sassari. Ma non finirà lì. Altre iniziative di lotta si stanno organizzando in vista dello sciopero generale previsto per il 14 febbraio. Nel mirino la prova selettiva del concorso straordinario aperto ai precari storici. “Sarà – spiega il coordinamento precari – per molti una prova da ‘dentro o fuori’, senza nessuna possibilità di rimanere nella scuola nonostante i tanti anni di esperienza accumulata”.

Il futuro? “Si prospetta – spiegano i precari – una sostituzione degli insegnanti sardi con personale proveniente da altre regioni d’Italia, come già avvenne tra gli anni ’80 e ’90”. “Proviamo ad immaginare le conseguenze di ciò sul piano sociale, economico e culturale in una terra già gravata dalla disoccupazione e dallo spopolamento e che si vede privare di un corpo docente locale capace di trasferire nella scuola le conoscenza, la storia e le esperienze del proprio territorio”, concludono.

[Foto d’archivio]

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