San Valentino di protesta per la scuola sarda che venerdì prossimo ha proclamato lo sciopero generale con due manifestazioni a Cagliari e Sassari. Entrambe avranno inizio alle dieci, a Cagliari sarà in piazza Galilei e a Sassari in corso Angioy. Ad accendere la miccia della protesta sono i Cobas Sardegna che hanno scritto un volantino di rivendicazione in cui sono riportati i motivi della protesta. Il primo riguarda i precari e si scagli contro le procedure per i concorsi che “non mettendo a disposizione tutti i posti vacanti e disponibili rischia di generare una moltitudine di esodati, con tanti anni di servizio prestati nella scuola pubblica”.
In Sardegna questo fattore “costringerà tantissimi colleghi e colleghe a scegliere tra il lavorare fuori dall’Isola (almeno con il vincolo quinquennale) o diventare disoccupati dopo tanti anni di servizio nella scuola”, si legga nella nota sindacale. Nel mirino anche il taglio degli organici di docenti e Ata nelle scuole dell’Isola e al “continuo dimensionamento che significa taglio di istituti”. Rientra nella protesta anche l’atteggiamento dell’amministrazione scolastica che “ha colpito il collega insegnante (nonché rappresentante sindacale), Andrea Scano, con gravi sanzioni (ripetute sospensioni dal servizio), solo per aver, giustamente, posto in discussione lo scriteriato e incontrollato utilizzo del registro elettronico.