“L’ospedale di Bosa è in grado di riprendere l’attività chirurgica. Abbandonato il programma di destinare una parte dei posti letto della struttura ai pazienti Covid, i cinque chirurghi e i quattro anestesisti, attualmente in servizio all’ospedale Mastino, potrebbero essere nuovamente impegnati in interventi programmati di bassa-media intensità”. Lo affermano in una nota Carmela Marras e Gisella Masala portavoce del Comitato per il diritto alla salute della provincia di Oristano: “La ripresa degli interventi chirurgici a Bosa contribuirebbe così a decongestionare l’ospedale S. Martino do Oristano dove, per la carenza di anestesisti, dalla prossima settimana è prevista una drastica contrazione dell’attività chirurgica, con una sola sala operatoria su quattro in funzione da giovedì a domenica.
L’inattività della chirurgia di Bosa comporta inoltre anche una perdita economica che sarebbe opportuno evitare. Quella del blocco operatorio con due sale inutilizzate, con le relative strumentazioni e farmaci destinati rispettivamente a deteriorarsi o a scadere”.