“Diffidate di quello: è sardo”. Giovane veneto condannato per offese su Internet

A saperlo prima, in particolare negli anni in cui nel Nord Italia comparivano scritte del tipo “sardi, tornate nel Sardistan” si sarebbe scoperto un sistema per far entrare nei portafogli isolani un po’ di soldi. Già, perché per un’ingiuria xenofoba scritta su un sito Internet contro un fotografo cagliaritano, Leonardo Pischedda, un giovane veneto (Davide Vianello, 31 anni, originario di Lido di Venezia) è stato condannato non solo a sei mesi di reclusione con la condizionale ma anche a risarcire 8000 euro alla vittima dell’offesa.

La vicenda, di cui dà notizia il quotidiano l’Unione sarda, risale al settembre del 2009 quando Pischedda decise di mettera in vendita, sul sito internet www.videosubitalia.com, la sua atrezzatura fotografica. Vianello la acquistò ma, dopo aver ricevuto il materiale, non ne rimase soddisfatto. E pubblicò sullo stesso sito il seguente messaggio: “Attenzione, l’attrezzatura pagata fior di euro dal sottoscritto si è rivelata tutto il contrario di quello che lui asseriva di avere!!!!…..azione penale e civile in corso…….nessuna possibilità di dialogo con la suddetta persona! Sarda!!!!!!! Diffidate dal comprare se non conoscete“.

In effetti Vianello non si era poi del tutto sbagliato. Perché poco dopo un’azione penale fu avviata. Ma da Pischedda che presentò querela. E ieri il giudice di Cagliari Caterina Ghiani è arrivata alla conclusione che quel post era diffamatorio. D’altra parte Vianello non mise in atto l’annunciata azione legale, e si limitò a denigrare il venditore. Oltretutto in un ambiente (quel sito internet) frequentato da appassionati di fotografia. E Pischedda svolge appunto il mestiere di fotografo. Una diffamazione, dunque, idonea a produrre danni rilevanti. Tra l’altro fondata su una falsa accusa specifica (quella di essere un truffatore) unita a un insulto xenofobo: quello di essere inaffidabile in quanto “sardo”.

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