Si saprà l’1 marzo se Giuseppe Pisano, il detenuto che lo scorso luglio ha ucciso il compagno di cella Graziano Piana, nel carcere di Bancali, spaccandogli la testa con uno sgabello, sarà giudicato con rito abbreviato, come richiesto dall’avvocato difensore Simone Vargiu, o con giudizio immediato come già disposto dal Tribunale di Sassari. Il gip Sergio De Luca ha fissato per quella data l’udienza in cui si dovrà pronunciare.
Quando uccise Piana, Pisano era totalmente incapace di intendere e di volere, secondo le perizie psichiatriche svolte dalla consulente nominata dal gip, Claudia Granieri, e dal perito di parte, Pietro Pietrini, nominato dal pm Angelo Beccu. Una analisi avvalorata dalla perizia dello psichiatra forense Giuseppe Ferri, nominato dalla difesa, il quale ha sostenuto in aula che l’imputato ancora oggi, pur essendo in grado di sostenere un procedimento penale, presenti una scemata capacità di intendere e una elevata pericolosità sociale.