Detenuto tenta il suicidio a Uta, salvato dai poliziotti

“Un detenuto tenta il suicidio e poco dopo un altro ristretto in altro reparto da fuoco alla propria camera detentiva e un terzo danneggia la sua stanza”.

Lo denunciano il segretario nazionale del sindacato autonomo della Penitenziaria, Polgiust, Roberto Melis, segnalando che sette agenti sono rimasti intossicati e il segretario generale della Uilpa Polizia penitenziaria Sardegna, Michele Cireddu.

“Un detenuto per motivi sconosciuti ha tentato il suicidio – sottolinea Melis -, è stato provvidenziale l’intervento dei poliziotti che avvisati dai compagni di cella sono intervenuti tempestivamente e hanno scongiurato il gesto”.

“Il detenuto – sottolinea Cireddu – ha ingoiato delle lamette ed è stato trasportato in ospedale dove ha cercato di aggredire gli agenti che lo scortavano. Nello stesso momento un altro detenuto ha dato in escandescenza ed ha letteralmente distrutto la propria camera detentiva creando lo scompiglio in tutta la sezione”.

In contemporanea un altro episodio. “In un altro reparto un altro detenuto ha messo in atto un altro gesto di protesta – racconta Melis – appiccando il fuoco alla propria camera. Anche in questo caso encomiabile l’intervento degli agenti, di cui sette sono rimasti intossicati, che nonostante la grave situazione di pericolo con senso del dovere hanno provveduto ad evacuare la camera e portare in salvo i detenuti”.

“Cosi non si può andare avanti – precisa Cireddu -. Se l’elettrocardiogramma dei vertici dell’Amministrazione sembra piatto non possiamo creare defibrillazioni solo ed esclusivamente ai Poliziotti che lavorano nelle sezioni detentive. Dal Dipartimento intanto non arriva nessun segnale, è urgente la nomina di un Provveditore che inizi un percorso di riorganizzazione di concerto con i rappresentanti dei lavoratori. Tra la riorganizzazione a nostro avviso serve l’invio di un direttore e di un comandante che si accorgano che la vera priorità a Uta è concentrare ogni sforzo ed ogni risorsa disponibile in favore del personale che lavora nelle sezioni detentive che permane in costante difficoltà”.

Dello stesso avviso Melis. “Stiamo chiedendo ai vertici del Dap così come alla politica di attivarsi affinché si trovino delle soluzioni per tutelare la polizia penitenziaria – sottolinea il segretario di Polgiust – in modo da rendere il carcere un luogo dove i poliziotti possono lavorare in sicurezza e con le condizioni ideali ma soprattutto devono poter finire il turno con serenità”.

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