Dermatite bovina, appello al ministero della Salute: “Servono al più presto vaccini”

“Si andrà sicuramente verso la vaccinazione, più rapida possibile. Le prossime due settimane, saranno dirimenti per comprendere meglio l’epidemiologia e la diffusione di questa malattia, che riguarda la Sardegna ma che è anche una questione di rilevanza europea. Il ministero della Salute si farà carico sia della vaccinazione, che di eventuali ristori”.

Così Armando Bartolazzi, assessore alla Sanità della Regione Sardegna, nel punto stampa convocato stamane insieme al titolare all’Agricoltura, Gian Franco Satta, dopo la riunione questa mattina a Cagliari con gli esperti Euvet- il team della Commissione europea di supporto in situazioni di emergenza veterinarie- e i rappresentanti del ministero della Salute, sull’emergenza dermatite bovina.

“É stata una riunione importante- fa sapere Bartolazzi- gli esperti ci hanno fatto i complimenti per l’immediata attivazione che c’è stata in Sardegna: è passata poco più di una settimana, e abbiamo fatto un lavoro che si poteva coprire in tre mesi. Questo ci è stato riconosciuto, e per me è fonte di orgoglio”. Ora, aggiunge l’assessore, “bisogna tranquillizzare gli allevatori. Da parte mia posso dire che l’anno scorso abbiamo tamponato al meglio la questione blue tongue- grazie a una campagna di vaccinazione importante su una malattia che ha una capacità diffusiva molto più elevata di questa- quindi confido che potremo lavorare bene anche in questa emergenza”.

 La questione, sottolinea ancora Bartolazzi, “è considerare il tempo di incubazione della malattia. C’è un dato importante, biologicamente rilevante: dagli studi che hanno fatto gli esperti europei, si presume che il virus possa essere entrato in Sardegna almeno tre mesi fa. Questo significa che forse la diffusione della malattia non è stata così imponente. Mi sarei aspettato migliaia di animali clinicamente evidenti, piuttosto che le poche decine che riscontriamo. Quindi è una situazione allarmante, ma secondo me tamponabile con una campagna vaccinale fatta ad hoc”. Per quanto riguarda la movimentazione dei bovini, “i blocchi sono confermati per dieci giorni- spiega Bartolazzi- non si potranno portare animali fuori dalla Sardegna. Ed è confermata la zona di sorveglianza 50 chilometri da tutti i focolai”. Chiaramente, chiude l’assessore, “l’impatto economico c’è, e noi dobbiamo tutelare e rasserenare tutti gli allevatori. Mai come in questo caso serve un’azione congiunta, una collaborazione tra tutti gli stakeholder: questa è una situazione che si può tamponare- è stata risolta nel 2017 in alcuni paesi europei- ce la faremo anche noi”. (Dire)

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