Denunciarono carenze negli ospedali: primari di Olbia sotto accusa dall’Ats

Alcuni primari della Assl di Olbia in servizio all’ospedale San Giovanni di Dio, sono stati chiamati dall’Ats davanti alla Commissione disciplinare per aver “osato denunciare pubblicamente le assurde condizioni nelle quali si trovano costretti a lavorare, o meglio a non lavorare più, negli ospedali della Gallura”.

Un’indiscrezione raccolta dal consigliere regionale del Pd Giuseppe Meloni che in un post su Facebook – rilanciato dai quotidiani sardi – annuncia un’interrogazione urgente al presidente della Regione e all’assessore della Sanità per ottenere notizie dettagliate sulla vicenda.

I dirigenti a partire dal giugno scorso avevano pubblicamente denunciato i gravissimi rischi per i pazienti per la mancanza di specialisti in reparti chiave. Le prese di posizione dei medici sono culminate, a metà luglio, in una seduta del Consiglio comunale.

Le prime notifiche – riportano i quotidiani – sono indirizzate al primario dell’Unità operativa di Chirurgia, Luigi Presenti, e al collega Vincenzo Bifulco, responsabile dell’Uo di Radiologia. L’Ats, come prevede la normativa in vigore, ha comunicato l’avvio dei procedimenti, in modo da rendere possibili le attività preparatorie delle difese degli interessati.

“Chiederò che questi metodi da regime totalitario non vengano utilizzati, né pensati, mai più – scrive il dem sul social – Questo fatto è gravissimo e lo è ancor di più – spiega il consigliere Meloni – in quanto questi signori sono recidivi. Ricordo bene, infatti, come anche in piena emergenza coronavirus gli stessi timonieri della sanità sarda abbiano tentato di mettere il bavaglio al personale sanitario (in particolare dell’area ospedaliera di Sassari, allora epicentro di un serissimo focolaio da Covid-19) che denunciava pubblicamente tutte le inefficienze che stava incontrando e che si ripercuotevano in modo molto pericoloso verso se stessi e verso pazienti e utenti”.

Dal consigliere del Pd “pieno sostegno e solidarietà a tutti quei medici coraggiosi che rendono un doppio servizio alla collettività, sia in termini di assistenza che di informazione!”.

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