Urla, strattonamenti e docce promiscue per i malati psichici assistiti nel centro Aias di Decimomannu, alle porte di Cagliari. Ora, tre Oss (operatori socio sanitari) – già sospesi da mesi – hanno ricevuto un ulteriore avviso di proroga delle indagini, così si legge ne L’Unione sarda oggi in edicola. L’accusa, per loro è di presunti maltrattamenti durante il servizio. L’inchiesta, coordinata dal pm Liliana Ledda, è partita dal racconto di una dipendente e poi è andata avanti grazie a un blitz dei Nas. Uomini e donne nudi per la doccia collettiva senza nessun rispetto di privacy e contro la prassi, questo era emerso dalla prima testimonianza di una collega ai carabinieri, poi ripetuta in un dettagliato verbale alla Procura. I tre sotto accusa sono Maurizio Girina, di Uta, Eugenia Ena di Decimoputzu e Pierluigi Mei di Siliqua.
La struttura (in parte legata ai finanziamenti regionali tramite Asl) e i dipendenti erano già scossi da una lunga vertenza ed è diventata consuetudine il ritardo degli stipendi. Il contesto e la denuncia dei modi poco professionali dei tre sono emersi infatti da un primo esposto della stessa dipendente all’Ispettorato del lavoro. Poi a caduta il coinvolgimento di carabinieri e Procura. In mezzo la vita quotidiana degli ospiti della struttura.