È un rosario di accuse quello che il Gip di Cagliari ha messo nero su bianco contro Fabrizio Mereu, il sindaco di Ortacesus (Sud Sardegna) arrestato all’alba di oggi. Nato nel 1962 (ha compiuto 57 anni proprio il 27 ottobre), il primo cittadino è chiamato a rispondere di peculato, turbativa d’asta, falso ideologico e truffa. Spuntano, tra le altre cose, l’uso privato della vettura comunale e una serie di permessi fasulli chiesti al lavoro, perché Mereu prima di essere amministratore pubblico è un dipendente dell’Esercito in servizio al Serimant del capoluogo, la sezione Rifornimenti e mantenimento. Insieme al sindaco sono stati arrestati – con misura cautelare ai domiciliari – anche il consigliere di maggioranza Salvatore Contini e l’imprenditore Giampaolo Dessì.
I dettagli dell’inchiesta, coordinata dalla Procura del capoluogo e portata avanti dai carabinieri di Dolianova, li hanno spiegati gli stessi militari dell’Arma in una conferenza stampa convocata nel comando provinciale di via Nuoro. Agli atti tutti gli spostamenti privati fatti da Mareu con la vettura di servizio, dal 2016 al 2018. In particolare nell’ordinanza del Gip si fa riferimento a un viaggio ad Alghero per una cena non istituzionale. In quell’occasione al primo cittadino venne pure sequestrata la macchina perché senza sprovvista di assicurazione. La vettura, peraltro, non è mai stata ritirata ma risulta essere ancora in mano ai carabinieri della città catalana.
Poi ecco la presunta turbativa d’asta che riguarderebbe l’affidamenteo della casa di riposo ‘V. Porceddu’, a Ortacesus. Secondo il giudice per le indagini preliminari che ha disposto l’arresto di Mereu, il sindaco si era accordato con l’imprenditore Dessì per modificare il bando di gara già pubblicato. La correzione delle regole per l’aggiudicazione era stata ritoccata, sempre stando alle accuse, per diminuire il numero degli educatori da quindici a sei e aumentare quello degli operatorio socio-sanitari. Obiettivo: ridurre a monte i costi del personale. Mereu avrebbe messo mano al bando insieme al consigliere Contini. Dessì, dal canto suo, era titolare della società cooperativa ‘Crescita e progresso’ scelta dal primo cittadino per gestire la casa di riposo.
Quanto ai permessi chiesto al lavoro, sempre per la Procura è successo che Mereu, accusato in questo caso di truffa, con “raggiri e artifizi ha indotto in errore gli uffici amministrrativi dell’Esercito ottenendo un ingiusto profitto di 12mila euro per 191 giorni di attività lavorativa non svolta”. In buona sostanza non si presentava al Serimant con “false giustificazioni” in cui l’assenza dal servizi veniva sollecitata a fronte degli incarichi istituzionali ricoperti. Mereu, infatti, oltre a essere primo cittadino ha fatto anche il presidente dell’Unione dei Comuni della Trexenta. In questo caso l’accusa è falso ideologico.
C’è poi l’ipotesi di reato relativa “all’induzione indebita continuata in concorso a dare o promettere utilità”. Nello specifico il Gip ha scritto che Mereu “abusando delle sue qualità e dei suoi poteri in virtù dell’incarico rivestito, disponeva personalmente l’affidamento di svariati lavori pubblici per conto del Comune di Ortacesus ad imprese riconducibili a vari imprenditori del luogo, facendosi riconoscere, in cambio, non irrilevanti somme in danaro contante o il pagamento diretto di costi per esigenze di suoi familiari”. Per quel che concerne il bilancio dell’Unione dei Comuni, nell’ordinanza è scritto che Mereu “pur nella consapevolezza delle irregolarità riscontrate ha approvato il rendiconto del 2016 contro il parere del responsabile finanziario”. Alle elezioni regionali di febbraio 2019 il sindaco Mereu, residente a Quartu, era candidato nelle liste di centrodestra con l’Uds.