Dalla Sardegna alla Toscana per curarsi, ma la 78enne muore per batterio killer

Le cause della sua morte restano ancora un mistero a distanza di due settimane, così i familiari di Stefania Usai, 78enne di Cagliari ma residente da tempo ad Arborea si sono rivolti all’autorità giudiziaria. La donna, come riporta il quotidiano La Nuova Sardegna, era arrivata in Toscana per riuscire a uscire da un quadro clinico complicato. La destinazione scelta era il policlinico Cisanello (nella foto), il principale di Pisa dove la donna era stata ricoverata più di un mese fa. Le cose, però, non sono andate per il verso giusto e la salute di Stefania Usai è peggiorata rapidamente fino a due settimane fa, quando i medici pisani hanno constato il decesso della paziente sarda. La donna durante il ricovero potrebbe aver subito un’infezione del super batterio ‘New Delhi’, che negli ultimi mesi sta flagellando la Toscana e che nel corso dell’ultimo anno è stato isolato nel sangue di 139 pazienti.

La risposta della Procura pisana – come riporta il quotidiano – è stata quasi istantanea e il sostituto procuratore Giancarlo Dominijanni prima ha iscritto nel registro degli indagati i nomi di quattro medici in attività al policlinico Cisanello nei raparti di pneumologia e neurologia per il reato di omicidio colposo. Ieri mattina, poi, Dominijanni ha disposto l’autopsia sul corpo di Stefania Usai incaricando il medico legale Davide Forni di eseguire l’esame. Sono una quarantina i pazienti ricoverati al policlinico Cisanello che, nell’ultimo anno, a cui è stata riscontrata nel sangue la presenza del super batterio ‘New Delhi’.

Anche nell’ospedale della vicina Pontedera i numero dei pazienti colpiti dal batterio è raddoppiato e dei tre di settembre si è passati ai sei di novembre. L’epidemia preoccupa tutta la Toscana e il numero dei decessi che potrebbe essere collegato direttamente al super batterio fa paura dato che le morti sospette sarebbero addirittura 32. Come in altri casi, ad esempio quello della Febbre del Nilo occidentale, il batterio diventa letale solo se colpisce persone già debilitate per colpa di altra patologie o che si trovano in uno stato di salute precario.

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