Un incontro pubblico per parlare delle norme che in Sardegna regolano la body art: il secondo Meeting dei tatuatori e piercer sardi è in programma domenica alle 11 a Quartu Sant’Elena, presso l’hotel Setar, compreso nell’evento Tattoo Convention Cagliari. La riunione è stata convocata da un gruppo di professionisti isolani in accordo con l’associazione nazionale Tatuatori.it: tema centrale della discussione sarà il “Programma regionale per la gestione in sicurezza delle attività di tatuaggio, piercing e pratiche simili” pubblicato un anno fa dalla Regione Sardegna per regolare tutto ciò che si muove attorno all’arte del corpo e soprattutto frenare l’abusivismo nella professione.
Il Programma, firmato dall’assessorato Igiene e sanità, copre finalmente un vuoto normativo allineando l’Isola alle direttive europee e nazionali e disciplina tutte le problematiche: dai requisiti igienico-sanitari ai corsi di formazione, dai limiti per i minori all’organizzazione di eventi.
Un regolamento così concepito non sembra però rispondere alle reali esigenze di chi lavora in questo campo: “Dall’analisi del testo – spiega Davide Ragazzo, titolare dello studio cagliaritano Hardcore Tattoo – emergono norme particolarmente restrittive, quali l’obbligo di guanti sterili o i divieti per i minorenni, o sfavorevoli e inadeguate, come l’assimilazione dell’attività di tatuatori a quella di estetiste e acconciatori: norme che secondo il nostro parere produrrebbero effetti molto negativi per coloro che operano già nel settore”.
L’incontro, a cui sono invitati tutti gli operatori del settore, servirà dunque per studiare azioni e provvedimenti da portare avanti perché la legge regionale diventi realmente efficace.
(immagina da tatuaggi.com)