Dalla basilica di Saccargia a Gigi Riva, la Sardegna ‘ricostruita’ coi Lego dall’artista Maurizio Lampis

di Umberto Zedda

Da un mattoncino alla celebrazione della creatività umana
: martedì 28 gennaio si festeggia l’International Lego Day, l’evento che ogni anno ricorda il brevetto dei celebri pezzi colorati che hanno ispirato generazioni di costruttori, grandi e piccoli. Non si tratta solo di un gioco, ma di un linguaggio universale di fantasia capace di raccontare storie, emozionare e persino celebrare la cultura.

In occasione di questa giornata speciale, le celebrazioni si moltiplicano in tutto il mondo, e anche in Sardegna c’è chi ha trasformato questa passione in arte. Maurizio Lampis, artista sardo e presidente dell’associazione culturale Karalisbrick, ha fatto delle costruzioni il suo lavoro, erigendo con i mattoncini i monumenti più iconici della sua terra e regalando nuova vita alla storia.

Dalle riproduzioni della basilica di Saccargia a uno spettacolare busto del mitico Gigi Riva, le opere di Lampis celebrano il patrimonio culturale regionale e non solo. “Solitamente sono i Comuni che commissionano i propri monumenti e attualmente ne ho costruito 27 per il territorio regionale. In più realizzo anche opere nazionali: l’ultima è piazza del Plebiscito, mentre per quest’anno sto lavorando su un progetto dedicato all’Abruzzo, ma non posso ancora svelare i dettagli”, racconta Lampis.

Un futuro di mostre e una nuova sede a Capoterra
L’associazione Karalisbrick ha in programma un grande ampliamento per il 2025: “Quest’anno aumenteremo il numero delle esposizioni e abbiamo in programma, per i primi di febbraio, l’apertura di una mostra permanente a Capoterra”. Con esposizioni che attirano migliaia di visitatori, Karalisbrick si è già affermata come punto di riferimento: “A Selargius, ad esempio, abbiamo raggiunto 12mila visitatori in un’unica mostra”, spiega Lampis con entusiasmo.

Quando i Lego educano
I mattoncini non sono solo uno strumento di creatività, ma anche un potente mezzo educativo. Lampis organizza corsi per bambini, integrando il gioco nella didattica: “Io tengo dei corsi per bambini e spiego la matematica usando i Lego. È un approccio che stimola maggiormente la curiosità e li coinvolge più attivamente”.

Con i Lego, la creatività incontra l’apprendimento, rendendo ogni costruzione un’opportunità per crescere. Non c’è da stupirsi, quindi, che questi celebri pezzi continuino a ispirare generazioni, ricordando che, mattoncino dopo mattoncino, si possono costruire non solo opere d’arte, ma anche comunità e conoscenza.

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