di Lorenzo Musu
Se si passeggia lungo i portici di Cagliari è impossibile non alzare lo sguardo e guardarsi intorno. Tanti locali che da sempre ravvivano la città e, in particolare, via Roma. Tra questi, una novità che sa di ritorno. Il Capitol Café, omonimo del vecchio cinema che sorgeva nello stesso punto, ha aperto da un paio di mesi affianco a Tendenza e Avion’s. Il contesto è quello dell’affascinante palazzo Vivanet, edificio di tre piani in stile neogotico costruito nel 1895, fronte piazza Matteotti.
“Il Capitol era un cinema famosissimo negli anni ’80 e ’90. Tutti i millennial venivano qua a vedere i film appena uscivano. Successivamente si è trasformato in bingo, poi discoteca. Insomma ha passato diverse fasi. Adesso, insieme al proprietario del negozio di abbigliamento Tendenze che ci ha chiesto la disponibilità per riaprire, abbiamo deciso di riportare a Cagliari questo posto storico”. Racconta questo il nuovo proprietario del locale, Pierfrancesco Nieddu, che come altri abitanti di Cagliari ha visto il posto cambiare e assumere diverse forme. Ha parlato di come gli ha voluto ridare vita, mantenendo l’identità originale.
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Una volta dentro infatti l’occhio va subito ai quadri che, oltre protagonisti della musica, ritraggono celebrità del cinema internazionale. Caratteristico quello di Pulp Fiction con John Travolta e Samuel L. Jackson, in sala bar. “Al piano terra – spiega l’imprenditore – abbiamo una caffetteria, un classico bar con pasticceria sia italiana che internazionale: donuts, muffin e cookies oltre a semplici cornetti, torte e crostate”. La caffetteria è collegata direttamente al negozio di abbigliamento Tendenze. Basti pensare che i clienti di un locale possono accedere senza problemi all’altro, dall’interno.
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Sono pochi i passi che dalla sala bar si devono percorrere per raggiungere una curiosa porta, stretta, che ricorda molto quelle delle vecchie cabine telefoniche del ‘900: dietro nasconde proprio quello. Prima una cabina rossa, a gettoni, poi alla sinistra delle scale illuminate di rosso e delle mura blu ricoperte da quadri, insegne e cartelloni di un’epoca ormai passata. “Al piano superiore stiamo preparando un locale di ristorazione e intrattenimento dallo stile vintage, anni ‘40– sostiene Nieddu –, che aprirà solo la notte. Faremo musica dal vivo, stand-up comedy, dj set e tanto altro, con la possibilità di mangiare e bere qualcosa nel mentre. Abbiamo una trentina di posti a sedere al momento, un’altra ventina di persone potranno stare vicino al bancone per godersi lo show. In questo momento l’idea è portare lo stand-up il giovedì e musica live dai diversi generi il venerdì. Il sabato varierà e la domenica pensiamo di fare un ‘open mic’ per dare la possibilità agli artisti di mostrare il loro talento, che sia canto, scrittura, disegno, e mettersi a confronto con altri”.
Detto fatto: il Capitol ha già fatto uscire la sua programmazione. L’inaugurazione la settimana scorsa con la prima di “Comedy Break”, format di stand-up comedy con Alessandro Congiu e Massimiliano Puddu, mentre nei giorni seguenti tanta musica con i live di Donato Cherchi, A.C. Jazz e dj set elettronici (tra cui quello del producer Tom Hutt). Questa settimana torna la comicità con l’appuntamento del giovedì – stavolta protagonisti Aurelio Sechi e Simone Secchi -, poi musica venerdì col live dei Trigarìu e il dj set di Civu e Iral, sabato si parte col jazz con il concerto de l’Hard Bop & more 4tet e poi elettronica con Marco Cabras. Infine domenica dalle 18 live degli Ave Mariachi e dj set di Foxy e Herny.
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(Foto di Marta Medas)
“Abbiamo aperto da due mesi ma io ne considero solo uno. Il primo mese non avevamo ancora neanche i tavolini fuori. Adesso li abbiamo e con il bar siamo definitivamente attivi. La programmazione la appendiamo fuori, così come si faceva un tempo con le teche del cinema. In questo modo chiunque passi qua davanti vedrà quale ospite si esibirà da noi. Per il momento non venderemo biglietti, si pagherà solo la consumazione e si potrà prenotare il proprio posto”.
L’intenzione che sta sotto la nuova apertura è chiara: onorare le origini e in qualche modo ritornarvi. “L’arredamento col tempo prenderà sempre più forma di un ricordo, quello che era il vecchio cinema, vogliamo continuare su questa strada. Chi andava al Capitol se lo ricorda ancora come un grande posto”. Anche dal punto di vista dei servizi. “Dietro il palco stiamo pensando di mettere una televisione da cento pollici, per riuscire a trasmettere qualche film. Dobbiamo provare, sarebbe interessante seppur difficile. Sappiamo che il Capitol era un cinema, per questo ci teniamo, ma in testa abbiamo l’idea di un locale diverso, che assomigli più al teatro e ospiti un mix di esibizioni”.