A volte per stare un po’ meglio bastano quattro chiacchiere al telefono. Ma chi è anziano e solo, spesso non sa con chi parlare. Dal 4 gennaio c’è un numero a disposizione – che sarà attivato appunto tra una settimana – per non rimanere a rimuginare senza nulla da fare. Chi risponde? I giovani del servizio civile delle Acli. Non solo: anche psicologi, psichiatri e avvocati. Perché spesso il problema non è solo la solitudine: ci sono anche maltrattamenti, psicologici e fisici, e veri e propri ‘sequestri’ di pensione da parte dei familiari. L’iniziativa si chiama ‘Tendi una mano alla terza età’ ed è promossa dall’associazione ‘Fiocco bianco argento’ in collaborazione con le Acli.
I giovani che risponderanno al telefono stanno ultimando un corso di formazione tenuto da esperti di psicologia e di norme sulla privacy. Il progetto è stato presentato a Cagliari. “Non si esclude per il prossimo futuro – hanno spiegato Maria Grazia Olla di Fiocco Bianco Argento e Francesco Pisano, responsabile della Federazione anziani e pensionati Acli – una naturale evoluzione dell’iniziativa: un ‘angelo sociale’ pronto a intervenire di persona a casa dell’anziano per scambiare due opinioni, magari sul Cagliari o sul governo. O per una passeggiata o un caffè. Esigenze reali, testimoniate dagli sos che quasi quotidianamente arrivano agli sportelli delle Acli”. “Un malessere reale – conferma il presidente provinciale delle Acli Mauro Carta – ci vengono segnalate situazioni di forte disagio. Anche sull’utilizzo delle pensioni percepite dagli anziani. Il prossimo passaggio sarà il coinvolgimento dei servizi sociali dei comuni”.