Una distanza apparentemente breve, in Sardegna può diventare un’odissea. I chilometri che separano Sadali, in Ogliastra, da Cagliari sono circa cento. Una strada fatta di curve e contro curve, poco servita dai mezzi pubblici che comporta non poche difficoltà negli spostamenti per chi abita nei paesi dell’interno. Soprattutto quando si deve arrivare nel capoluogo, ma anche negli altri ospedali dell’Isola, per curarsi.
È il caso di una donna di 56 anni residente a Sadali, disoccupata, che per curare un carcinoma è costretta a recarsi all’ospedale Businco di Cagliari dalle due alle tre volte alla settimana. Intervistata da L’Unione Sarda, parla delle difficoltà che incontra quotidianamente: “Viaggiare in pullman è impensabile: gli orari delle corse sono incompatibili con quelli delle visite e dei trattamenti, con ore e ore di attesa. Gli autonoleggi che hanno orari più elastici ma chiedono 35 euro al giorno. Ho paura di trovarmi costretta a rinunciare a curarmi per la mancanza di mezzi”. Difficoltà che ha dovuto affrontare anche per recarsi a Sanluri per effettuare un’ecografia e a Isili per la chemioterapia.