Procedono a tappe forzate, secondo il cronoprogramma stabilito dalla direzione della Asl 7 del Sulcis Iglesiente, i trasferimenti dei reparti dall’ospedale Santa Barbara al nuovo Cto di Iglesias. Dopo i trasferimenti di Pediatria, Chirurgia Pediatrica e Neuropsichiatria infantile nella parte del Cto battezzata “l’Ospedale dei bambini”, dove è previsto anche il punto nascite, la prossima settimana sarà la volta di Medicina, Radiologia e Pronto Soccorso. Uno spostamento considerato dai vertici Asl “di estremo rilievo per complessità e valenza strategica”.
Il piano dei trasferimenti è stato illustrato questa mattina nella direzione sanitaria del Cto. Messo a punto in collaborazione con la Prefettura, la Polizia Municipale e il Socor per il coordinamento delle associazioni di volontariato, la giornata più impegnativa sarà quella di mercoledì prossimo, quando avverrà il trasferimento dei pazienti di Medicina secondo un itinerario protetto e con l’utilizzo di ambulanze medicalizzate. Sempre la prossima settimana avverrà lo spostamento della Tac di nuova concezione del Santa Barbara che sostituirà quella vecchia del Cto. A questa si aggiungerà poi una nuova Risonanza Magnetica che completerà così il reparto di Radiologia e Diagnostica.
Le attività di Pronto Soccorso saranno garantite in entrambi gli ospedali nelle giornate di lunedì e martedì. Successivamente proseguiranno nei locali attuali del Cto, mentre il 118 verrà trasferito in pianta stabile nei locali del Santa Barbara. Per il trasferimento di Oculistica bisognerà invece attendere la fine dei lavori di ristrutturazione del Cto dove troveranno posto anche i servizi di Dialisi e il nuovo Centro Trasfusionale con il laboratorio di analisi.
Procedono anche i lavori di realizzazione della nuova centrale dei gas medicali. Il direttore sanitario di Iglesias Carlo Murru auspica che nella nuova struttura trovi posto anche un centro di riabilitazione ortopedico post operatorio. “Il nuovo Cto, a regime, disporrà di 120 posti letto – ha dichiarato il Commissario Antonio Onnis -. Con la concentrazione di tutti i servizi sanitari in un unico ospedale andiamo a raggiungere i livelli di efficienza e valorizzazione degli standard qualitativi definiti dal Ministero della Salute, superando l’attuale frammentazione e doppioni di servizi del locale sistema ospedaliero”.
Con la definizione della riorganizzazione del sistema sanitario territoriale il Cto diventerà quindi l’ospedale delle attività programmate e di elezione, con lo sviluppo dei reparti di week surgery e hospital per chirurgia e ortopedia, mentre il Sirai di Carbonia gestirà le emergenze-urgenze. Il Santa Barbara infine sarà dedicato alle attività ambulatoriali e di raccordo con quelle ospedaliere. “In un territorio dove si nasce sempre di meno – ha aggiunto Antonio Onnis – trovandosi all’ultimo posto secondo i dati Istat, e dove invece gli anziani sono sempre di più, dobbiamo prepararci ad affrontare anche i bisogni della terza età. Queste sono le prossime sfide che stiamo già affrontando”.
Carlo Martinelli