Crisi Porto Canale, incontro Confapi-Careddu per salvare il terminal

Anche Confapi in campo per salvare il porto canale di Cagliari. Una delegazione guidata dal presidente Mirko Murgia ha incontrato questa mattina l’assessore regionale dei trasporti Carlo Careddu per organizzare insieme una strategia per uscire dal tunnel. Secondo un dossier della Uiltrasporti, che insieme agli altri sindacati sta sollecitando interventi urgenti per salvare gli oltre duecento lavoratori del porto, nel 2015 il porto canale del capoluogo sardo ha movimentato 686mila teu, nel 2017 si è registrata una flessione a 420mila e le previsioni per l’anno in corso si attestano a soli 190mila: -55% in un anno. In ballo ci sono anche venticinque aziende associate a Confapi per un centinaio di posti di lavoro.

“Se mancano le commesse – avverte Murgia – il loro destino sarà irrimediabilmente segnato. E stiamo parlando di personale altamente specializzato formato dalle aziende anche con esperienze a Londra”. Ma, come ha sottolineato Murgia anche durante il colloquio con Careddu, non c’è solo di mezzo il pur grave problema occupazione. “Stiamo parlano di una infrastruttura importantissima per tutta la Sardegna – aggiunge – per giunta sistemata in una posizione strategica davanti a un’autostrada del mare. Come si può pensare di chiudere tutto?”. Confapi chiede soluzioni. Ma anche una mobilitazione della politica per provare a percorrere la strada giusta per sbloccare la situazione. “Sembra che a nessuno importi nulla del porto canale”, commenta il presidente di Confapi. “L’incontro con la Regione, che non ha competenza diretta sulla questione- spiega Murgia- è stato interessante. Da parte dell’assessore abbiamo ricevuto l’impegno di coinvolgere tutti gli attori interessati per trovare una soluzione”.

 

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