Le abbondanti piogge che hanno interessato il Nuorese negli ultimi giorni hanno portato a un significativo aumento del livello degli invasi nella Sardegna orientale. La zona, duramente colpita dall’emergenza legata al deficit idrico, vede ora un parziale miglioramento della situazione.
In seguito a questo incremento, è stata decisa la sospensione delle restrizioni idropotabili e del divieto di irrigazione a pieno campo precedentemente applicati in Baronia. Contestualmente, il direttore generale della Protezione Civile, tramite un’ordinanza, ha approvato una modifica temporanea delle limitazioni dell’invaso della diga di Maccheronis, nel Nuorese. Il livello massimo, precedentemente fissato a 40,5 metri (dal dicembre scorso), è stato innalzato a 42,3 metri sul livello del mare, quota già autorizzata dal Piano di laminazione in vigore a partire dal 1° aprile. La modifica sarà valida fino al 31 marzo 2025.
La decisione, presa durante una riunione tra l’Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna (ADIS), l’assessorato dei Lavori pubblici, l’Ente Acque della Sardegna (ENAS), la Protezione Civile e i sindaci di Posada e Torpè, mira a preservare la risorsa idrica e a garantire la sicurezza della popolazione.
“Tutti i partecipanti hanno espresso parere favorevole all’innalzamento della soglia attuale – si legge in una nota della Regione – a condizione che i sindaci interessati mettano in atto le misure previste dai piani comunali di protezione civile per salvaguardare la vita umana, i beni, gli insediamenti e l’ambiente nei territori posti a valle della diga di Maccheronis”.
Tra le misure indicate figurano: l’informazione tempestiva della popolazione, il monitoraggio di guadi, ponti e strade, e la verifica che le aree fluviali, incluse le golene, siano sgombre da persone e animali.